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Chi era Omar Mateen, il killer della strage di Orlando

Padre di un bambino di tre anni, Mateen lavorava come guardia privata per la sicurezza. Secondo i media americani, era conosciuto dallʼFbi come "persona simpatizzante dellʼIsis"

Omar Seddique Mateen, il killer della strage di Orlando, aveva 29 anni e lavorava come guardia privata per la sicurezza.

Era stato sposato e aveva un figlio di tre anni. Il giovane viveva a Fort Pierce, il capoluogo della contea di St. Lucie, in Florida. Secondo quanto ha reso noto la polizia di Orlando, il 29enne aveva acquistato legalmente appena pochi giorni fa due armi da fuoco: una pistola e un fucile.

Come riportato da alcuni media americani, Mateen aveva i genitori di origine afghana. Secondo il padre, Omar odiava gli omosessuali: "La religione non c'entra: mio figlio è rimasto turbato dopo aver visto due uomini baciarsi a Miami". Omar era già noto all'Fbi: era tra le cento persone sospettate di essere simpatizzanti dell'Isis: è quanto afferma la Cnn.

Il Daily Beast riferisce che Mateen è divenuto "persona di interesse" nel 2013 e poi nuovamente nel 2014: la polizia americana ha anche aperto un'indagine sul 29enne, ma poi chiuse la pratica poiché non comparve nulla che suggerisse il proseguimento delle indagini.

La chiamata al 911 e la rivendicazione dell'Isis - Stando a quanto emerso, prima di compiere la strage Mateen avrebbe chiamato il 911 rivendicando la sua fedeltà all'Isis. Sarebbe stato in un secondo momento lo stesso Califfato ad annunciare l'appartenenza dell'uomo allo Stato Islamico: "Era un nostro combattente", hanno fatto sapere, rivendicando di fatto la strage.