Strage di Dacca, la polizia bengalese ammette: "Abbiamo ucciso un ostaggio per errore"
Un dipendente del ristorante teatro dellʼattacco è stato scambiato per un terrorista
La polizia bengalese ha ammesso di aver ucciso uno degli ostaggi di Dacca per errore, scambiato per uno dei terroristi. Un alto ufficiale delle forze dell'ordine ha riferito che la vittima è Saiful Islam Chowkidar, 40enne pizzaiolo dell'Holey Artisan, colpito quando le forze speciali hanno fatto irruzione dopo 12 ore di assedio. Le autorità avevano affermato che tutti gli ostaggi erano stati uccisi nei primi venti minuti dell'assalto.
L'italiano "salvo per un caso" - La notte del massacro, al tavolo con le vittime italiane, ci sarebbe dovuto essere anche Gennaro Cotugno, originario di Bitonto (Bari), ma da tre anni in Bangladesh con la sua azienda tessile. "Io e un altro italiano siamo salvi perché stavamo poco bene e abbiamo preferito rimanere a casa", ha raccontato. "Probabilmente a Dacca non tornerò mai più. Li aiutiamo e li sovvenzioniamo dal 1970 e questo è il ringraziamento che abbiamo. Non sono mai stato razzista - ha detto - ma dopo questo episodio credo che lo diventerò".
Arrestati i familiari di due terroristi - Sul fronte delle indagini, la polizia bengalese ha arrestato il padre ed il fratello di Shafiqul Islam Uzzal, uno dei terroristi. Lo rende noto il Daily Star. Badiuzzaman Uzzal, 55enne proprietario di una fattoria, e il 32enne Asadul Islam, che lavora nel tessile, sono stati prelevati lunedì sera dalle loro case in un villaggio a Bogra, nel nord, e sono stati trasferiti a Dacca. Domenica erano stati arrestati i genitori di un altro membro del commando ucciso dalle forze speciali, Khairul Islam alias Badhan.
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