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Strage Dacca, Renzi: "Inutili le polemiche sulla gestione del caso"

"LʼItalia è una grande famiglia colpita dal dolore". E assicura "pugno di ferro contro lʼIsis", ma "la discussione politica deve essere allʼinsegna dellʼinteresse nazionale e della Patria"

Sulla gestione dell'attentato a Dacca da parte delle autorità bangalesi non bisogna fare polemiche.

A chiederlo è il premier, Matteo Renzi, secondo il quale "chiaramente era un caso che dal primo minuto ha assunto i contorni di una vicenda difficilissima da gestire. Ogni polemica è sostanzialmente inutile". Per il presidente del Consiglio "tutto è necessario in questa fase tranne che una ricostruzione che in molti casi è falsa".

Parlando a "L'intervista di Maria Latella", il premier ha spiegato che "lo abbiamo visto, era un commando pronto a tutto. Abbiamo seguito in diretta ogni momento. Io credo che tutto sia necessario tranne ricostruzioni che poi spesso sono false. Loro sono entrati lì per uccidere". Ma, nonostante l'accaduto, "l'Isis sta perdendo sul terreno a livello militare, in Siria, In Iraq, in Libia. Lo spazio di territorio occupato dal cosiddetto Stato islamico è ridotto. Useremo il pugno di ferro con chi pensa di portare da noi quei valori, una strategia basata su odio e terrore. Importante l'aspetto dell'educazione: dobbiamo distruggerli senza pietà ma anche evitare che la prossima generazione sia come questa".

Il premier ha quindi sottolineato che "Siamo una grande famiglia colpita da un dolore, ci sono divisioni politiche ma poi i valori grandi forti della grande famiglia italiana. Ringrazio il Presidente della Repubblica che ha scelto di interrompere il suo viaggio per stare vicino alle famiglie. Tutta la fase della discussione politica deve essere all'insegna dell'interesse nazionale e della Patria". E per questo "in settimana discuteremo con tutti i capigruppo delle forze parlamentari" di quanto accaduto in Bangladesh.