FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Piloti suicidi in volo, non solo lʼAirbus Germanwings

Casi analoghi in Giappone, Marocco, Malaysia e altri ancora

copilota airbus,andreas lubitz
facebook

In attesa di conferme, quello del copilota dell'Airbus non sarebbe il primo caso di suicidio nella storia dell'aviazione commerciale. Un primo precedente si verifico' il 9 febbraio del 1982 quando un DC-8 della 'Japan air lines' precipitò in mare poco prima di atterrare all'aeroporto Haneda di Tokyo per colpa di una manovra errata fatta deliberatamente dal comandante Seiji Katagiri. La commissione d'inchiesta appurò che l'uomo, il quale, soffriva di disturbi nervosi, nonostante un tentativo di intervento di altri due membri dell'equipaggio, aveva invertito la spinta dei motori a 300 metri dalla pista, facendo precipitare l'aereo in mare. Nell'incidente morirono 24 persone e 150 rimasero ferite.

Nell'agosto del 1994, l'Atr-42 della Royal Air Maroc, con 44 persone a bordo, tra cui 8 italiani, precipitò vicino Agadir. L'aereo era diretto a Casablanca. Il 'cockpit voice recorder', il registratore delle conversazioni di cabina, rivelarono che fu il comandante, Younis Khayati, a causare l'incidente nonostante i tentativi disperati del co-pilota, Sofia Figuiqui, la quale dopo aver lanciato per ben tre volte il 'may-day', cercò invano di bloccare il comandante.

Nel dicembre 1997, in Indonesia, un aereo di una compagnia locale (un Boeing 737 della Silkair, in volo da Giacarta, Indonesia, a Singapore) si inabissa in una zona paludosa nella giungla, le vittime sono 104. Per gli investigatori Usa si è trattato di una mossa deliberata del pilota.

Nell'ottobre del 1999, il volo 990 della EgyptAir, partito da New York e diretto al Cairo con 217 persone a bordo, precipitò nell'Oceano Atlantico, al largo dell'isola di Nantucket (Massachusetts), subito dopo il decollo. L'inchiesta della Ntsb (National transportation security board, l'agenzia federale americana che indaga sui disastri aerei) stabilì che il volo fu intenzionalmente sabotato da Gameel El-Batouty, il co-pilota il quale, secondo gli americani aveva manifestato propositi suicidi. Una tesi mai accolta dal Cairo.

Nel dicembre 2013 in Namibia, il capitano attende che il suo vice esca per andare alla toilette e si chiude nella cabina di un Embraer 190 della Mozambique Airlines. Quindi impedisce ai membri dell'equipaggio di entrare. Disattiva il pilota automatico, cambia velocità e altitudine. Infine punta verso terra. Oltre 30 le vittime. Si parlò di problemi mentali dell'ufficiale e di guai familiari.

Infine nel marzo 2014, in Malaysia, scompare il volo MH370 mentre percorre la rotta Kuala Lumpur-Pechino. Una delle molte ipotesi (non certo l'unica) è che uno degli ufficiali o una terza persona abbia dirottato il Boeing 777 per poi dirigersi verso sud, in direzione delle acque occidentali dell'Australia.