Spagna, segnali di pace con i secessionisti catalani: proposto l'indulto
Il premier Pedro Sanchez ha spiegato che si tratta di una misura di "chiara utilità pubblica"
Il premier spagnolo, Pedro Sanchez, ha annunciato che nel Consiglio dei Ministri di martedì verrà discussa la proposta di concedere l'indulto ai leader indipendentisti della Catalogna condannati dopo il tentativo di secessione del 2017. Sono nove i leader catalani incarcerati. L'annuncio lo ha fatto Sanchez durante un impegno politico a Barcellona.
"Potremmo tornare ai rimproveri, rimanere bloccati nei problemi - ha spiegato Sanchez -. Oppure dedicare il nostro tempo e le nostre energie a risolvere il problema e scommettere sulla concordia"
Appena dopo l'annuncio sull'indulto si sono sentite grida di contestazione rivolte al premier, il cui discorso è stato interrotto a più riprese. "L'indipendenza è l'unica soluzione!", è stata una delle frasi urlate. La risposta del premier è stata chiara: "Non ignoro che ci sono persone contrarie a questa misura, né le loro ragioni. Le rispetto. Anche noi che siamo favorevoli abbiamo le nostre ragioni, ragioni per le quali pesano di più le aspettative sul futuro che i problemi del passato.
Sanchez ha quindi sottolineato che "la motivazione principale dell'indulto che stiamo per approvare è la sua utilità per la convivenza e la concordia. Sono convinto che permettere a queste nove persone, che rappresentano migliaia di catalani, di uscire dal carcere, è un messaggio pieno sulla volontà di concordia e di convivenza della democrazia spagnola. Potrebbe sembrare, inoltre, che la decisione sia rivolta solo ai nove condannati, invece lo è per l'insieme della società catalana e spagnola", e per questo si tratta di una misura di "chiara utilità pubblica".
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