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New Mexico, i bimbi segregati in casa-lager erano addestrati per stragi a scuola

Nella baracca sono stati rivenuti anche i resti di un bambino non ancora identificato

New Mexico, i bimbi segregati in casa-lager erano addestrati per stragi a scuola - foto 1
-afp

Emergono nuovi terribili dettagli dopo il fermo di cinque persone in New Messico dove, in una baracca, sono stati trovati segregati 11 bambini ridotti pelle e ossa.

Uno degli aguzzini li stava addestrando a compiere sparatorie nelle scuole. E' quanto emerge dai documenti depositati in tribunale. Secondo gli agenti, "i piccoli vivevano nelle più tristi condizioni di vita e povertà".

Nella baracca sono stati rivenuti anche i resti di un bambino non ancora identificato e che non si esclude possa essere essere il figlio di Wahhaj, sparito da dicembre, quando il padre lo ha prelevato dalla casa della madre in Georgia. Il bambino aveva allora 3 anni e da quel momento di lui non si è saputo più nulla. Secondo il mandato di cattura emesso dalla Georgia, Wahhaj voleva compiere un esorcismo sul bambino.

Wahhaj è una delle cinque persone fermate nella baracca degli orrori in New Mexico, non lontano dal confine con il Colorado. Con lui sono stati fermati un altro uomo e tre donne, presumibilmente le mamme di alcuni dei bambini ritrovati in condizioni disperate: pelle e ossa con indosso stracci, affamati e impauriti. La polizia è intervenuta solo la scorsa settimana nonostante le ripetute segnalazioni dei vicini, da mesi preoccupati per quella baracca.

Nel mirino delle critiche per non aver agito tempestivamente, le autorità si sono difese in più di un'occasione negli ultimi giorni, spiegando che non c'erano i presupposti per un mandato di perquisizione e per visitare la baracca, anche se questa era sotto osservazione da parte dell'Fbi. Gli agenti federali stavano monitorando eventuali tracce del figlio di Wahhaj dopo che la madre aveva esposto denuncia. La svolta è stata un mandato di perquisizione proveniente dalla Georgia dopo che le autorità avevano ricevuto un messaggio disperato da qualcuno nella baracca. Chi lo ha inviato e come abbia fatto non è ancora chiaro, ma almeno gli 11 bimbi sequestrati sono ora al riparo dai loro aguzzini.