Khashoggi, principe saudita aveva team segreto contro dissidenti
Il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman autorizzò una campagna segreta per mettere a tacere i dissidenti, usando la sorveglianza, i sequestri, la detenzione e la tortura di cittadini sauditi, più di un anno prima dell'uccisione del giornalista dissidente Jamal Khashoggi nel consolato di Riad a Istanbul.
Lo scrive il New York Times citando dirigenti americani che hanno letto rapporti di intelligence segreti.
Le notizie del giorno