FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Iraq, in migliaia assaltano l'ambasciata Usa a Baghdad: torretta a fuoco, la polizia lancia lacrimogeni

Feriti almeno dieci manifestanti. La folla protestava per i raid Usa in Iraq che hanno provocato 25 morti. Usa pronti a inviare ulteriori forze

Diverse migliaia di manifestanti si sono radunati fuori dall'ambasciata americana a Baghdad e l'hanno assaltata per protestare contro i raid Usa in Iraq che hanno provocato 25 morti tra i combattenti della milizia sciita Kataib Hezbollah. Nei disordini è stata data alle fiamme una delle torrette di guardia della sede diplomatica. Le forze di sicurezza hanno lanciato lacrimogeni e granate stordenti contro i manifestanti e hanno respinto l'attacco.

Gli Stati Uniti invieranno ulteriori forze in Iraq per difendere il personale dell'ambasciata Usa a Baghdad: lo afferma il capo del Pentagono
Mark Esper. "Gli Usa hanno preso misure adeguate di protezione per assicurare la sicurezza dei cittadini, dei militari e del personale diplomatico americani", aggiunge il segretario alla difesa, chiedendo al governo iracheno di adempiere alle sue responsabilità internazionali.

 

In mattinata la folla aveva raggiunto l'ambasciata, oltrepassando i checkpoint della Green Zone, abitualmente blindata, al grido di "Morte all'America" e bruciando bandiere a stelle e strisce. Almeno dieci persone sono rimaste ferite.

 

 

Mentre un secondo gruppo di manifestanti riuscivano a superare la prima recinzione del complesso, l'ambasciatore Matthew H. Tueller e parte del personale della sede diplomatica sono stati subito allontanati.

Iraq, in migliaia assaltano l'ambasciata Usa: a fuoco una torretta di guardia

Trump: "Iran pienamente responsabile" L'Iran ha ucciso un contractor, ferendo molti persone. Noi abbiamo risposto duramente e lo faremo sempre. Adesso l'Iran sta orchestrando un attacco all'ambasciata americana in Iraq. Saranno ritenuti pienamente responsabili. Inoltre, noi ci aspettiamo che l'Iraq impieghi le sue forze per proteggere l'ambasciata, e così siete avvisati", ha affermato Donald Trump.

 

Da settimane l'Iraq è scosso da proteste di piazza contro il governo e la corruzione, ma anche contro le milizie come Kataib Hezbollah e gli sponsor iraniani che appoggiano l'esecutivo del primo ministro Adel Abdul Mahdi. All'ambasciata statunitense, però, hanno protestato soprattutto combattenti di gruppi paramilitari vicini a Teheran. Tra i molti esponenti di spicco delle milizie, c'era Qais al-Khazali, capo della filoi-raniana Asaib al-Haq, tra i leader sciiti più temuti e rispettati.

 

L'Iran replica a Trump: "Le accuse sono un insulto al popolo iracheno" "Le accuse contro Teheran mosse dagli Stati Uniti a seguito delle proteste davanti all'ambasciata americana a Baghdad sono un insulto al popolo iracheno": è la replica alle parole di Donald Trump lanciata dal ministro degli Esteri iraniano Seyed Abbas Mousavi.

Commenti
Commenta
Disclaimer
Grazie per il tuo commento

Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione

Grazie per il tuo commento

Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook

Regole per i commenti

I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre

In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali