LA RISPOSTA DI TEL AVIV

Golan, Israele colpisce in Siria

Attaccati quattro obiettivi militari. La risposta di Tel Aviv all'attentato in cui sono rimasti feriti quattro soldati israeliani

19 Mar 2014 - 08:48
 © -afp

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Nella notte Israele ha colpito quattro obiettivi militari in territorio siriano, in reazione a un attentato in cui martedì, sul Golan, sono rimasti feriti quattro militari. "La escalation di violenza dalla Siria è inaccettabile" ha affermato un portavoce militare di Tel Aviv. Fra gli obiettivi colpiti figurano un campo di addestramento e batterie dell'artiglieria. Non è noto se questi attacchi abbiano provocato vittime.

Già dopo dopo l'attacco estremista che ha provocato il ferimento di quattro soldati, Israele aveva colpito postazioni militari siriane in prossimità della linea di demarcazione sul Golan.

L'agguato ai soldati - L'incidente è avvenuto ai margini dei reticolati di confine, fra le città druse di Majdal Shams e Massade. Una pattuglia ha notato che sul versante siriano un pastore si era avvicinato eccessivamente alla barriera. I militari sono scesi dalla jeep blindata per verificare le sue intenzioni ed allora, con un telecomando, è stato fatto detonare un potente ordigno. Un ufficiale è rimasto ferito in modo molto grave e trasferito immediatamente in elicottero in un ospedale di Haifa. Con lui sono stati feriti altri tre soldati.

Verso la zona dell'incidente sono affluiti rinforzi e anche elicotteri per verificare che in parallelo non si fosse verificata una infiltrazione di miliziani. Per decenni - dagli accordi di separazione delle forze seguiti alla Guerra del Kippur (1973) in poi - le alture del Golan hanno rappresentato la zona più tranquilla in assoluto per l'esercito israeliano. La situazione ha cominciato a mutare tre anni fa con l'inizio della guerra civile siriana. Eppure Israele è riuscito ad impedire che i combattimenti si estendessero allo stesso Golan. Ma adesso tutto ciò sembra sul punto di cambiare drasticamente. "Agiremo con determinazione anche là pur di garantire la sicurezza dei nostri cittadini", ha ribadito Netanyahu alla Knesset, il parlamento di Gerusalemme. Con Hamas e la Jihad islamica a Gaza, con le milizie filo al Qaeda nel Sinai e con i jihadisti e Hezbollah a nord la difesa dei confini di Israele diventa di giorno in giorno più assillante.

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