Europee, il figlio di Carla Bruni è un sovranista: "Francia fuori dall'Ue"

Intervistato da Le Parisien, Aurélien, che diventerà maggiorenne tra qualche mese e non potrà quindi votare per le Europee del 26 maggio, ha raccontato di aver aderito al piccolo partito sovranista nell'ottobre 2017. Il primo maggio a Parigi è stato anche fotografato alla manifestazione pro-Frexit, con occhiali da sole, cappello con la visiera e maglietta pro-Asselineau, per denunciare la "dittatura" Ue.

Il giovane ha spiegato di aver "preso coscienza" che i programmi dei vari candidati sono "inapplicabili nel quadro dei trattati europei". "Avevo una cattiva immagine dell'Upr, quella di un partito piuttosto cospirazionista". Ma poi le analisi di Asselineau lo hanno convinto: "Ho finito col dirmi che forse aveva ragione, sono diventato sempre più euroscettico", ha raccontato al giornale, prendendo tuttavia le distanze da quei militanti che ritiene complottisti.

Una presenza che però non gli ha impedito di prendere la tessera del partito, con la ferma volontà di impegnarsi in modo duraturo "per la sovranità e la lotta all'oscurantismo". A Nicolas Sarkozy, l'ex presidente e attuale marito di Carla Bruni dopo la fine della love story con Enthowen, Aurélien ha regalato una cravatta dell'Upr, che l'ex leader dei Repubblicani difficilmente indosserà.

Che la famiglia non condivida le sue posizioni, lui se ne "infischia totalmente". "Le mie idee - ha dichiarato - sono indipendenti dalle loro". Dice anche di avere "dibattiti costruttivi" col papà filosofo. Quanto alla mamma, "era un po' stupita ma se ne infischia" anche lei. Carla gli ha anzi inviato un messaggio di benvenuto su Instagram dopo che il figlio ha usato il social network per pubblicare una foto di lui alla manifestazione Upr durante la festa dei lavoratori. Pochi giorni fa ha anche sborsato 25 sterline per iscriversi al Brexit Party di Nigel Farage.