Energia, nella nuova tassonomia "green" anche gas e nucleare: ok dal Parlamento Ue
Contrari molti ambientalisti, secondo cui la decisione di Bruxelles dà la possibilità di finanziare, come fonti verdi, progetti legati ai combustibili fossili e ai combustibili nucleari
Il Parlamento europeo ha bocciato la risoluzione di rigetto della nuova tassonomia sulle fonti energetiche "green", proposta dalla Commissione Ue, che include anche gas e nucleare.
Hanno votato contro 328 eurodeputati, i voti favorevoli sono stati 278, gli astenuti 33. Per l'approvazione della risoluzione di rigetto serviva la maggioranza assoluta, pari a 353 europarlamentari. La nuova tassonomia era stata criticata da molti ambientalisti, poiché dà la possibilità di finanziare, come fonti verdi, progetti legati ai combustibili fossili e ai combustibili nucleari.
Voti favorevoli e contrari - La mozione era stata presentata dai Verdi e della Sinistra e appoggiata dalla maggioranza dei Socialisti e Democratici, da una parte del Ppe (soprattutto i tedeschi) e da una minoranza di Renew (Liberaldemocratici). A esprimersi contro la mozione sono stati gli europarlamentari della destra (Conservatori dell'Ecr e sovranisti dell'Id), della maggioranza di Renew e del Ppe, e anche di una frazione, probabilmente maggiore del previsto, di dissidenti socialisti.
Fonti "di transizioni" - Viene così confermato l'"atto delegato" della Commissione europea secondo cui il gas e il nucleare rispettano i criteri di classificazione ("tassonomia") degli investimenti verdi, anche se solo temporaneamente, come fonti "di transizione", e a certe precise condizioni.
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