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Dov'è finito il Salvator Mundi di Leonardo? È giallo

Il dipinto era stato venduto allʼasta da Christieʼs nel 2017 per la cifra record di 450,3 milioni di dollari

Dov'è finito il Salvator Mundi di Leonardo? È giallo - foto 1
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Il "Salvator Mundi" sembra essere scomparso.

Il dipinto olio su tela, attribuito con qualche contestazione al pennello di Leonardo, è stato venduto all'asta da Christie's nel 2017 per la cifra record di 450,3 milioni di dollari a un intermediario di un ricco uomo saudita, che si presume sia il principe ereditario Mohammed bin Salman. Il museo Louvre di Abu Dhabi ha annunciato un mese dopo la vendita che il capolavoro sarebbe arrivato ad arricchire la sua collezione. Ma da quando il dipinto ha lasciato New York nessuno sa dove sia finito: la presentazione programmata a settembre al Louvre è stata annullata e del dipinto al museo non c'è traccia. Lo riporta il New York Times dopo una indagine a tutto campo tra New York, Parigi, la Svizzera e le sabbie degli Emirati.

Il dipartimento culturale degli Emirati arabi uniti, secondo quanto si legge sul Nyt, non ha mai voluto rispondere alle domande sull'ubicazione dell'opera. Mentre esponenti dello staff del Louvre di Abu Dhabi, dove il Leonardo avrebbe dovuto essere esposto nel settembre 2018, hanno detto al giornale di non sapere dov'è. Lo stesso vale per il Louvre di Parigi che ha dato la licenza del nome al "cugino" del Golfo e che spererebbe tanto di includere il quadro nelle mostre organizzate per le celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Da Vinci. 

La scomparsa del Salvator Mundi ha riacceso la disputa sulla sua autenticità, alimentando le voci sul timore del nuovo proprietario di un controllo pubblico. I contratti per le case d'aste includono una garanzia di autenticità di cinque anni.  

"Una persona a conoscenza dei dettagli della vendita ha detto che avrebbe dovuto essere spedito in Europa una volta concluse le operazioni di pagamento", scrive il Nyt che cita anche la restauratrice Dianne Modestini dell'Institute of Fine Arts della New York University il cui lavoro sulla tela ha portato all'attribuzione. L'esperta ha detto di aver saputo dal collega svizzero Daniel Fabien che una società di assicurazione gli aveva chiesto di esaminarlo a Zurigo lo scorso autunno in vista di un'ulteriore spedizione. L'esame tuttavia fu cancellato. Fabien non vuole parlare e la Modestini ha detto che a quel punto "la pista è diventata completamente fredda".