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Direttore Ema: "L'Olanda propone soluzione non ottimale" | Governo italiano pronto al ricorso

La politica italiana si muove per fare pressioni sullʼEuroparlamento. Maroni: "Amsterdam ci ha presi in giro?"

Direttore Ema:
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Il palazzo di Amsterdam dove sarà trasferita l'Ema, l'agenzia del farmaco, non è ancora pronto e la soluzione transitoria proposta dagli olandesi "non è ottimale", perché "si dimezza" lo spazio rispetto alla sede di Londra.

Questo aggiunge "strati di complessità" al trasferimento e allungherà i tempi per tornare a funzionare regolarmente. Lo ha detto in conferenza stampa il direttore dell'Ema, Guido Rasi.

L'EMA dovrà essere operativa ad Amsterdam dal primo giorno della Brexit, cioè il 30 marzo 2019, ma "il palazzo finale non sarà pronto per allora e quindi dovremo andare in una sede temporanea nella città", spiega Rasi. "Questo doppio trasferimento ci costringerà a investire più risorse, e prolungherà il 'piano di continuità', ovvero impiegheremo di più per tornare alle operazioni normali", ha aggiunto.

Governo italiano pronto al ricorso - Alla luce di quanto sta emergendo sull'assegnazione ad Amsterdam della sede Ema, fonti di Palazzo Chigi fanno sapere che il governo intraprenderà ogni opportuna iniziativa presso la commissione europea e le istituzioni comunitarie competenti affinchè, anche a seguito di quanto dichiarato dal direttore dell'Agenzia, venga valutata la possibile riconsiderazione della decisione che vide Milano battuta al sorteggio finale.  

La sede non è pronta - Nelle ultime settimane l'EMA ha discusso con le autorità olandesi sulla selezione del palazzo temporaneo, bocciando le proposte iniziali. Gli olandesi hanno quindi dovuto cercare un'altra soluzione: "Questo ha richiesto più del previsto, ma sono felice che ora abbiamo la soluzione. Ma non è quella ottimale", chiarisce Rasi. Perché "abbiamo solo metà dello spazio rispetto ai locali di Londra". Dove "almeno" si riuscirà a far svolgere i meeting scientifici, una soluzione "meno dannosa al lavoro". Rasi ha ricordato che il principale problema è la tempistica "stringente" con cui devono misurarsi tutti: il 1 gennaio 2019 "abbiamo bisogno di un palazzo pienamente operativo per spostare il nostro staff gradualmente da Londra ad Amsterdam prima del 30 marzo, il che significa che anche se questi edifici non sono ideali, sono la migliore opzione in base alle attuali costrizioni temporali".

Gozi: "Se Europarlamento non d'accordo si riapre discussione" - "Se il Parlamento Ue non fosse d'accordo con il Consiglio" sulla sede dell'agenzia del farmaco europea, "allora si aprirebbe una discussione fra le due istituzioni come capita in queste occasioni". Lo dice il sottosegretario Sandro Gozi rispondendo alle domande dei giornalisti a Bruxelles sulla sede dell'Ema. "Noi aspettiamo di vedere quale sarà la presa di posizione del Parlamento Ue che senza dubbio ha un ruolo legislativo evidente e anche un ruolo politico - ha precisato Gozi -. Perché se il Parlamento europeo sollevasse delle questioni rilevanti si aprirebbe una questione politica fra il Consiglio ed il Parlamento".

Maroni: "Amsterdam ci ha presi in giro?" - "Ma come, Amsterdam non è pronta? Ci hanno presi in giro? Sulla salute dei cittadini non si può scherzare: cara Commissione UE, riporta Ema a Milano, subito: il Pirellone è pronto e disponibile". Lo ha scritto, sul suo profilo Facebook, il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, commentando le dichiarazioni del direttore di Ema Guido Rasi.

Toia (Pd): gravi incertezze, Europarlamento chiarisca - "Le dichiarazioni del direttore dell'Ema Guido Rasi confermano la grave incertezza della situazione in cui versa l'Agenzia europea del farmaco, cosa che peraltro noi avevamo già segnalato in una nostra interrogazione parlamentare alla Commissione europea. Si confermano quindi delle inadempienze importanti da parte dell'Olanda nell'insediamento di questa agenzia. Noi chiediamo che su questa vicenda si faccia immediatamente piena luce nel Parlamento europeo". Lo fa sapere in una nota Patrizia Toia, capo delegazione Pd all'europarlamento.

Grimoldi (Lega): Amsterdam ha ritardi inaccettabili, governo si faccia sentire - "Amsterdam ha ottenuto l'assegnazione dell'Ema senza averne i requisiti, l'Europa ci ha letteralmente presi in giro a causa della mancanza di autorevolezza e credibilità internazionale del nostro Governo. Ora, di fronte all'allarme lanciato dai vertici EMA sui ritardi di Amsterdam, cosa aspetta Gentiloni a precipitarsi a Bruxelles per chiedere che l'Ema sia subito assegnata a Milano, senza rifare nessuna gara? In ogni caso tra meno di due mesi, quando il centrodestra tornera' al Governo del Paese, come Lega chiederemo al Governo di attivarsi immediatamente con l'Unione Europea per esigere che l'Ema sia assegnata a Milano avendo già pronta e disponibile la sede di Palazzo Pirelli". Lo afferma Paolo Grimoldi, deputato della Lega e Segretario della Lega Lombarda

Ema