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Dacca, rinuncia a liberazione per non abbandonare amiche: ucciso

Gli jihadisti lo avevano risparmiato dopo averlo interrogato sul Corano ma lui non ha lasciato il locale

Pur essendo musulmano, ha rinunciato alla possibilità di essere rilasciato assieme ad altri ostaggi dell'Holey Artisan Bakery di Dacca per non abbandonare le due amiche, un'indiana e un'americana.

Un coraggio fuori dal comune, quello dello studente bengalese Faraaz Hossain, che gli è costato la vita: anche lui è stato ucciso dai terroristi. La sua storia è stata raccontata dal New York Times e dall'Independent.

Faraaz Hossain era studente del Bangladesh alla Emory University negli Stati Uniti e si trovava all'Holey Artisan Bakery di Dacca la sera dell'assalto, in compagnia di due donne in abiti occidentali. Ad un certo punto i terroristi gli hanno offerto di lasciare il locale, in quanto musulmano, insieme alle altre donne che indossavano il velo. Lui però, secondo le testimonianze sul posto riportate poi dalla nipote, ha rifiutato di lasciare sole le sue due amiche, che avevano detto di essere di nazionalità indiana e americana. Faraaz così è stato ucciso, insieme con altri 19 ostaggi, tra cui 9 italiani e 7 giapponesi.

Faraz era tornato in Bangladesh il 18 maggio in vacanza. Con lui a cena c'erano Tarushi Jain, indiana di 19 anni, e Abinta Kabir, entrambe studentesse del college americano. Quando il commando lo aveva invitato a lasciare il locale perché di religione musulmana, lui ha fatto notare di essere in compagnia delle sue amiche. Voleva portarle con sè. Ma le ragazze indossavano abiti occidentali. E per questo è stata negata loro la libertà. Faraaz è rimasto con loro fino alla fine, i social lo hanno incoronato come un eroe.