Coronavirus, la Svezia (senza lockdown) ammette gli errori: "Troppi morti" | Dramma Brasile, ma Bolsonaro insiste: "Mi dispiace, ma moriremo tutti"
Il Paese scandinavo, in diversi momenti della pandemia, è risultato essere in Paese con il più alto tasso di mortalità pro capite per coronavirus nel mondo
La Svezia mette in discussione il mancato lockdown per contenere la pandemia di coronavirus. In un'intervista alla radio pubblica, infatti, Anders Tegnell, l'epidemiologo che ha suggerito la strategia "soft" adottata dal governo di Stoccolma, ammette che "troppe persone sono morte a causa del coronavirus". Nel Paese scandinavo, che ha una popolazione di 10 milioni di abitanti, il Covid ha causato il decesso di 4.468 persone.
Un mea culpa probabilmente tardivo quello svedese, tanto è vero che il Paese scandinavo solo due settimane fa aveva superato Gran Bretagna, Italia e Belgio per quanto riguarda il più alto tasso di mortalità pro capite per coronavirus nel mondo. Una situazione tanto drammatica da convincere Norvegia e Danimarca a riaprire ai movimenti turistici tra i Paesi a partire dal 15 giugno, ma mantenendo restrizioni per gli svedesi,
Brasile, numeri drammatici ma Bolsonaro tira dritto - Situazione per certi versi paraganabile a quella svedese è quella brasiliana. Il Paese sudamericano vive settimane drammatiche (altri 1.262 morti nelle ultime 24 ore - record negativo - e bilancio totale sopra quota 31 mila) ma alla richiesta di una "parola di conforto" da parte di una sostenitrice, il presidente Jair Bolsonaro ha così risposto: “Mi dispiace per le vittime di Covid ma moriremo tutti”.
Conversando con alcuni suoi sostenitori davanti al palazzo presidenziale di Brasilia, il presidente Bolsonaro ha anche aggiunto: “Abbiate fede che cambieremo il Brasile. Cosa dico alle tante persone in lutto? Che mi dispiace per tutti i morti, ma è la fine di tutti noi".
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