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Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha condannato il massacro attribuito all'esercito birmano, dopo il quale i resti carbonizzati di almeno 35 persone, tra cui due dipendenti di Save the Children, sono stati trovati nella Birmania orientale. Tra le vittime anche quattro bambini, secondo il Consiglio, che ha sottolineato in un comunicato "la necessità che i responsabili di questi atti siano chiamati a rispondere".