Cina, muore di peste bubbonica: villaggio in lockdown
Negative ai test le persone entrate in contatto con la vittima. Nel 2019 un altro caso: alla base il consumo di animali crudi o poco cotti
Le autorità della regione cinese della Mongolia Interna hanno posto in isolamento un intero villaggio dopo la morte di un residente provocata dalla peste bubbonica: lo riporta la Cnn. Le autorità hanno sigillato il villaggio di Suji Xincun e sottoposto a test tutti gli abitanti, che sono risultati negativi. Nessun pericolo di contagio anche per le nove persone che erano entrate in contatto diretto con il paziente, sottoposte a quarantena preventiva.
Il decesso è stato comunicato alle autorità di Baotou domenica scorsa e la conferma della diagnosi è giunta giovedì, ha reso noto la Commissione sanitaria del Comune di Baotou. L'8 luglio scorso le autorità della regione avevano chiuso diverse località turistiche a seguito della conferma di un altro caso a Bayannur.
A novembre 2019, sempre nella Mongolia Interna, erano stati registrati alcuni casi di peste bubbonica e polmonare. Alla base della malattia ci sarebbe il consumo di marmotte o conigli consumati crudi o poco cotti.
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