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Catalogna, le regionali che potrebbero aprire la strada per la secessione

Sono 5,5 milioni i catalani chiamati alle urne domenica per le elezioni regionali anticipate. I sondaggi danno per favoriti gli indipendentisti

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Afp

Oltre 5,5 milioni di catalani, su una popolazione complessiva di 7,5 milioni, sono chiamati alle urne domenica per le elezioni regionali anticipate convocate dal presidente uscente, il secessionista Artur Mas, che ha trasformato il voto in un plebiscito sull'indipendenza della Catalogna.

Per "El Mundo" si tratta delle elezioni "più importanti" che la Spagna abbia conosciuto dalla fine della dittatura franchista.

I seggi apriranno alle nove del mattino e chiuderanno alle 20, quando verranno diffusi i primi exit poll. Gli ultimi sondaggi danno favorita la lista unitaria indipendentista "Junts Pel Si" di Mas con circa 65 seggi su 135 nel nuovo parlamento catalano. La maggioranza assoluta è di 68 seggi. L'altra lista pro-secessione, quella dei radicali di sinistra della "Cup", potrebbe ottenere circa 8-10 seggi. Le due formazioni avrebbero la maggioranza assoluta in seggi, sfiorando il 50% dei voti.

Mas ha annunciato che se vinceranno, gli indipendentisti daranno il via a una 'disconnessione' dalla Spagna con l'obiettivo di arrivare alla secessione in 18 mesi. Il premier spagnolo Mariano Rajoy ha però dichiarato illegale questa ipotesi, basandosi sulla costituzione spagnola che non prevede l'uscita di una regione. Una modifica dello statuto della corte costituzionale sottoposta al parlamento di Madrid potrebbe permettere di sospendere dall'incarico Mas.

Il primo dei partiti anti-secessione, secondo i sondaggi, potrebbe essere domenica sera Ciudadanos di Albert Rivera, con circa 20 seggi, davanti a socialisti e popolari, e alla lista di Podemos, che avrebbero fra 12 e 15 seggi. Secondo diversi analisti un'alta partecipazione, sopra il 70-72%, potrebbe giocare a favore dei partiti antisecessione.