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Catalogna, il Parlamento europeo revoca l'immunità a Puigdemont

Il provvedimento apre la strada a un nuovo esame da parte della giustizia belga delle richieste di estradizione emesse dalla Spagna


Il Parlamento europeo ha revocato l'immunità ai tre eurodeputati catalani: Carles Puigdemont, Clara Ponsati e Toni Comin. Per Puigdemont i sì sono stati 400, 248 i no e 45 gli astenuti. Nei confronti di Ponsati 404 sì, 247 no e 42 astenuti ed infine per Comin 404 sì, 247 no, e 42 astenuti. La revoca dell'immunità apre la strada ad un nuovo esame da parte della giustizia belga delle richieste di estradizione emesse dalla Spagna.

IL REFERENDUM INDIPENDENTISTA DEL 2017 A seguito delle crescenti tensioni tra la comunità autonoma della Catalogna e il governo centrale spagnolo, guidato dal Partito popolare di Mariano Rajoy, l'allora presidente della Generalitat Carles Puigdemont nel giugno del 2017 annuncia per il 1 ottobre un nuovo referendum sull'indipendenza della regione da Madrid, dopo la precedente consultazione che si era tenuta nel 2014. Il parlamento catalano approva a settembre la legge istitutiva del referendum contro cui il governo spagnolo fa ricorso, vincendolo, al Tribunale costituzionale. Gli indipendentisti decidono di tenere lo stesso la votazione che si conclude con una schiacciante vittoria del Sì e violenti scontri tra i cittadini, la polizia nazionale e la Guardia Civil. Il Parlamento catalano approva a fine ottobre dello stesso anno la dichiarazione d'indipendenza e subito dopo il governo di Madrid destituisce Puidgemont, i membri del governo e scioglie il parlamento catalano ai sensi dell'articolo 155 della Costituzione spagnola.

 

LA FUGA DI PUIGDEMONT A BRUXELLES Dopo la dichiarazione di indipendenza e la successiva applicazione dell'articolo 155, il 30 ottobre Puigdemont espatria a Bruxelles per sottrarsi all'arresto dopo che la procura accusa di ribellione l'intero esecutivo catalano. L'ex presidente si rifiuta di tornare in patria per testimoniare e le autorita' spagnole emettono a suo carico un mandato d'arresto europeo. Il Tribunale supremo lo ritira un mese dopo, consentendo a Puigdemont di viaggiare per internazionalizzare la sua causa, sebbene non gli consenta di tornare in Spagna dove rimane il mandato di arresto nazionale.

 

MANDATO D'ARRESTO EUROPEO E FERMO IN GERMANIA A marzo del 2018 le autorita' spagnole emanano un nuovo mandato di arresto europeo contro Puigdemont che viene fermato in Germania mentre tenta di tornare in Belgio dalla Finlandia. Berlino lo rilascia, ma gli proibisce di lasciare il paese. A luglio dello stesso anno un tribunale locale in Germania rifiuta di estradare l'ex leader con l'accusa di ribellione e ritira le misure che gravavano su di lui. Puigdemont torna in Belgio e si stabilisce a Waterloo.

 

L'ELEZIONE ALL'EUROPARLAMENTO Alle elezioni europee del 26 maggio del 2019 Puigdemont viene eletto all'Europarlamento, ma la sua situazione resta incerta. A ottobre il tribunale supremo condanna nove leader indipendentisti per sedizione e riattiva il mandato d'arresto europeo per l'ex presidente. Quest'ultimo viene di nuovo bloccato a dicembre quando la Corte di giustizia europea riconosce la sua carica di eurodeputato, e la conseguente immunità.

 

REVOCA DELL'IMMUNITA' Il Parlamento europeo vota a favore della revoca dell'immunità di Puigdemont e di altri due leader indipendentisti espatriati, Toni Comin e Clara Ponsati. La mossa potrebbe aprire la strada alla loro estradizione. I tre hanno annunciato che presenteranno ricorso alla Corte di giustizia europea.

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