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Caso Regeni, Ong: legale "scomparso" agli arresti per 15 giorni

Lʼavvocato era stato prelevato il 10 settembre in aeroporto e di lui non si era saputo più nulla. Eʼ accusato di aver "pubblicato notizie false"

Caso Regeni, Ong: legale
lapresse

Una Ong egiziana ha confermato che il consulente legale della famiglia di Giulio Regeni a Il Cairo, Ibhrahim Metwaly, è stato arrestato e posto in custodia cautelare per due settimane.

"E' stata conclusa l'indagine nei confronti dell'avvocato per aver pubblicato notizie false. E' stato portato in un carcere di massima sicurezza", ha precisato il Coordinamento egiziano dei diritti e le libertà (Ecfr).

L'organizzazione ha inoltre precisato che a disporre la carcerazione preventiva per Metwaly è stata la Procura della Sicurezza dello Stato egiziana. Assieme ad altre cinque Ong, l'Ecrf ha chiesto alle autorità di "svelare la sorte del legale e di liberarlo immediatamente".

Gentiloni: "La ragion di Stato non prevarrà sulla verità" - "La ragion di Stato non può prevalere sulla ricerca della verità". Lo ha assicurato il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, in una lunga audizione al Copasir durata due ore e mezzo, che ha toccato tutti i dossier della sicurezza nazionale, dalla Libia ai migranti, al terrorismo ("attenzione alta, ma nessuna evidenza"). Scovare la verità sull'uccisione di Giulio Regeni "è un dovere di Stato", ha spiegato Gentiloni difendendo la decisione di inviare a Il Cairo l'ambasciatore Giampaolo Cantini, che si insedierà giovedì proprio con il fermo mandato di "cercare di ottenere la massima collaborazione da parte delle autorità egiziane".