Si sarebbe suicidato nella sua casa
Lo stilista britannico Alexander McQueen, 40 anni, è stato trovato morto presso la sua abitazione londinese. Si sarebbe impiccato, secondo quanto riporta il Daily Mail, che cita fonti della sua casa di moda. Il suo suicidio segue di tre anni quello della sua mentore, l'editrice Isabella Blow. McQueen aveva lavorato per Romeo Gigli e per Gucci e di recente le sue creazioni erano divenute un 'must' per icone pop come la cantante Lady Ga-Ga.
Figlio di un tassista dell'East End londinese, McQueen aveva lasciato la scuola all'età di 16 anni per entrare subito nel mondo del lavoro. Dopo aver lavorato per Savile Row, Gieves & Hawkes e per i celebri costumisti teatrali Angels e Bermans, a soli 20 anni si era trasferito a Milano per lavorare per Romeo Gigli. Nel 1992 era tornato a Londra per studiare alla Saint Martin's School of Art.
La carriera di McQueen è proseguita velocemente. Nel 1996 era diventato direttore creativo di Givenchy e fece parlare di sè per alcune sfilate trasgressive al punto di essere definito "hooligan della moda". Nel 1999, a Londra, mise in passerella la modella Aimee Mullins, amputata delle gambe, che si mosse a grandi passi su protesi in legno finemente intagliato.
Dal 2001 lo stilista era entrato a far parte del gruppo fiorentino Gucci, aprendo nuove boutique a Londra, Milano e New York e lanciando sul mercato il profumo Kingdom. Nel 2003 ha collaborato con la Puma per la realizzazione di una linea di scarpe da ginnastica.
L'uomo è stato trovato nella sua casa di Green Street, nel West-End di Londra. I paramedici, una volta raggiunto l'abitazione dello stilista, non hanno potuto far altro che comprovarne la morte. La famiglia, in una breve nota, si è detta "distrutta" per la "tragica notizia". McQueen sarebbe caduto in profonda depressione in seguito alla morte della madre Joyce, avvenuta poco più di una settimana fa.