Ue condanna incendi ambasciate
20.45 - Si è dimesso il ministro degli Interni libanese, Hassan Al Sabaa. Questo quanto reso noto da fonti politiche e media libanesi. Le dimissioni sarebbero in relazione agli incidenti di domenica nel quartiere cristiano di Ashrafieh, dove migliaia di musulmani hanno dato alle fiamme il consolato danese e lanciato sassi contro una chiesa maronita per protesta contro la pubblicazione di caricature del profeta Maometto. "Ho presentato le mie dimissioni al consiglio dei ministri - ha dichiarato Al Sabaa subito dopo ai giornalisti nel palazzo della presidenza libanese - perche' valuti la mia disponibilita"'. "Il problema all' origine degli incidenti - ha aggiunto - e' che e' mancata una decisione politica di governo su come agire rispetto alla manifestazione annunciata".
19.45 - Circa 1.000 persone, al grido "Allah è grande", hanno manifestato a Parigi per protestare contro la pubblicazione di vignette ritenute oltraggiose del profeta Maometto. "Un attacco al profeta è un attacco contro di noi", si leggeva in uno striscione mostrato dai manifestanti. Il corteo non era stato preventivamente organizzato ed è nato spontaneamente. La polizia ha confermato di non essere stata informata della manifestazione. Secondo gli agenti i partecipanti sarebbero stati almeno 1.000. Simili manifestazioni di protesta si sono svolte anche a Bruxelles e Vienna.
17.44 - Circa 500 musulmani si sono riuniti nel centro di Vienna, rispondendo all'appello lanciato dall'Istituto austriaco di Cultura Islamica, per manifestare contro la pubblicazione delle caricature di Maometto. Josef Lanzl, direttore del Centro ed organizzatore della manifestazione, ha dichiarato che se l'Occidente insistera'sulla liberta'di stampa occorrera' stabilire comunque dei limiti alla pubblicazione di soggetti "offensivi".
17.01 - "Oggi 12 norvegesi hanno lasciato la Siria, ma noi rimaniamo per curare gli interessi dei nostri connazionali presenti nel paese. Valuteteremo cosa fare secondo gli sviluppi della situazione". Lo ha dichiarato l'ambasciatore norvegese, Svein Sevje, raggiunto per telefono a Damasco, dove la sua ambasciata e quella di Danimarca sono state date alle fiamme durante una protesta contro le vignette caricaturali di Maometto.
16.30 - Il ministero dei trasporti iracheno ha congelato i contratti con Danimarca e Norvegia per protestare contro le caricature. Lo ha comunicato il ministro dei trasporti Salam al-Malaki, vicino alla sfera d'influenza del capo sciita radicale Moktada Sadr.
16.00 - Un sacerdote cattolico è stato ucciso a colpi di arma da fuoco all'esterno della sua chiesa a Trabzon, città portuale turca sul Mar Nero. Lo ha annunciato la polizia secondo la quale un ragazzo è stato arrestato per l'omicidio. Non è chiaro se l'omicidio è da ricondurre alla violenta protesta che migliaia di islamici stanno conducendo contro delle vignette satiriche ritenute blasfeme.
15.11 - Una "condanna nei termini più forti possibili della violenza e le minacce contro i cittadini e gli interessi europei in Siria, Libano e altri paesi della regione". E' la ferma presa di posizione resa dell'Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Javier Solana, che ha sottolineato come l'unico effetto di tali episodi sia quello di danneggiare "l'immagine di un Islam pacifico".
14.59 - L'Organizzazione della conferenza islamica ha condannato gli attacchi contro le ambasciate di Danimarca e Norvegia a Damasco, che a suo giudizio minacciano seriamente l'immagine dell'Islam.
13.29 - E' tornata la calma nel quartiere cristiano di Beirut di Ashrafieh, dopo l'assalto e l'incendio del palazzo sede del consolato danese, e di alcuni negozi circostanti. I manifestanti, che hanno continuato a danneggiare automobili, cassonetti ed altre strutture pubbliche per oltre due ore, sono defluiti lentamente mentre l'esercito ha ripreso il controllo dell'area.
12.30- Il premier libanese, Fuad Siniora, ha convocato una riunione straordinaria di governo per stasera alle 19:00, per discutere delle violenze in corso a Beirut.
12.05 - La Danimarca ha chiesto a tutti i suoi cittadini di lasciare il Libano. Lo ha reso noto un comunicato del ministero degli Esteri danese a Copenaghen.
11.50 - L'Iran ha deciso di richiamare a Teheran il suo ambasciatore in Danimarca per protestare contro la pubblicazione delle caricature di Maometto. Lo ha detto oggi il portavoce del ministero degli Esteri, Hamid Reza Asefi.
11.34 - Sassi sono stati lanciati dai manifestanti contro una chiesa cristiano-maronita nei pressi del consolato danese a Beirut, che è è ancora in fiamme. Lo ha riferito l'emittente Tv Lbc, secondo cui le forze dell' ordine sono riuscite a contenere gli attaccanti. La stessa emittente Tv ha riferito anche che il leader cristiano Samir Geagea ha esortato i cristiani a non rispondere alle provocazioni, affermando che questa manifestazione non ha carattere di politica interna.
11.30 Sempre più manifestanti si sono raccolti nell'area che circonda il consoldato danese a Beirut, mentre soldati armati con fucili sono stati schierati in alcuni degli incroci della città. Il leader del movimento integralista sunnita libanese della Jamaa Islamiya, Assad Harmoush, ha detto ai microfoni della tv libanese Lbc di aver "ordinato ai nostri seguaci di interrompere immediatamente la manifestazione perché elementi non controllati si sono infiltrati per causare questi disordini".
11.25 - Mentre una densa colonna di fumo nero continua a levarsi dall' edificio del consolato danese di Beirut, nel centro del quartiere cristiano di Ashrafyeh, tv locali hanno diffuso una dichiarazione del primo ministro libanese, Fuad Siniora, secondo il quale "quello che sta succedendo qui non ha niente a che fare con l'Islam". "Mi sento molto triste per quello che vedo", ha detto.
11.20 - Il consolato danese a Beirut sta bruciando. Lo afferma l'emittente tv locale Lbc con una scritta in sovrimpressione a delle immagini in cui si vede da lontano la folla radunata intorno all'edificio.
11.06 - Dopo gli incendi appiccati alle ambasciate di Danimarca e Norvegia a Damasco a causa delle vignette satiriche che raffiguaravano Maometto, l'Unione europea prende una dura posizione. La presidenza austriaca ha condannato infatti la serie di attacchi e di minacce contro i Paesi scandinavi con un comunicato, definendo le azioni come "inaccettabili".
10.17 - Continua, e si estende, la tensione per le vignette su Maometto che hanno provocato la sollevazione del mondo islamico. Sono in corso a Beirut scontri tra la polizia e dimostranti islamici che manifestano davanti al consolato danese contro le caricature di Maometto pubblicate sulla stampa europea.
08.36 - Oltre mille afghani hanno manifestato pacificamente chiedendo che i responsabili della pubblicazione, in Europa, delle caricature di Maometto vengano perseguiti. I dimostranti hanno anche chiesto la messa al bando dei media che hanno pubblicato le vignette. Il presidente afghano Hamid Karzai ha condannato le vignette ma ha anche chiesto agli afghani di avere il coraggio di perdonare.