Consegnati a diplomatici gli 8 soldati
Sono stati consegnati ad alcuni diplomatici gli 8 marinai britannici, che erano stati catturani lunedì in Iran al confine con l'Iraq. I militari hanno lasciato la regione del Golfo a bordo di un aereo. La liberazioone è arrivata alla fine di una lunga trattativa tra gli stessi diplomatici dell'ambasciata di Teheran e le autorità iraniane, dopo che queste ultime hanno accertato che erano sconfinati involontariamente nelle acque territoriali.
Gli interrogatori, ha detto il ministro degli Esteri, Kamal Kharrazi, hanno permesso di stabilire che gli otto militari sono entrati per errore nelle acque territoriali iraniane, sullo Shatt al Arab, al confine con l'Iraq. La televisione Al Alam ha continuato a mostrare le immagini dei prigionieri con gli occhi bendati. In una sequenza camminano in fila indiana con le mani sulla testa su una spiaggia. In un'altra sono seduti a terra con la schiena appoggiata a un muro in una stanza. L'emittente ha detto che i prigionieri sono stati tenuti finora in custodia dai Pasdaran, i guardiani della rivoluzione.
In netto contrasto con la situazione dei prigionieri britannici è la notizia diffusa dall'agenzia Irna, che cita sempre il ministero degli Esteri locale, secondo la quale un gruppo di militari turchi che erano sconfinati in territorio iraniano sono stati immediatamente liberati dalle forze di Teheran.
"Gli uomini sono di ottimo umore e sono stati trattati bene", ha commentato il ministro degli Esteri britannico, Jack Straw. "Sono naturalmente molto lieto, come d'altronde lo sono le loro famiglie e i loro colleghi, che adesso i militari siano in mani britanniche", ha proseguito. Straw poi ha ringraziato il ministro degli Esteri iraniano, Kamal Kharrazi, "per la sua assistenza" e i diplomatici britannici coinvolti nella vicenda "che hanno lavorato duramente per il rilascio". Il ministro degli Esteri ha inoltre riconosciuto che sebbene si tratti di questioni che solitamente prendono tempo, sarebbe stato possibile risolvere il problema "prima".