Al voto Malta, Lettonia e Rep. Ceca
L'Italia non è l'unico Paese europeo impegnato sabato nel rinnovo del Parlamento di Strasburgo. Dopo la tornata elettorale dei giorni scorsi in Gran Bretagna, Olanda e Irlanda, è la volta adesso per maltesi, lettoni e cechi di andare a votare per i loro rappresentanti all'Europarlamento, a poche settimane dall'allargamento dell'Unione da 15 a 25 membri. Ma si prevede bassa affluenza alle urne.
Britannici e olandesi hanno votato giovedì, mentre gli irlandesi lo hanno fatto venerdì. Negli altri 18 Paesi dell'Ue si vota domenica. In Lettonia - gli elettori sono 1,6 milioni - le urne hanno aperto alle 7 ora locale e chiuderanno quindici ore dopo, mentre le operazioni di voto sono iniziate in mattinata a Malta, dove gli iscritti alla lista sono circa 300 mila.
Intanto, sono riprese le operazioni di voto nella Repubblica Ceca, dove venerdì l'affluenza è stata del 20%, fatto che lascia prevedere una conferma delle stime che parlano di meno del 50% di elettori che andranno alle urne. Su questo stesso fronte, è probabile che i maltesi riescano a battere un record: quello della maggior affluenza alle urne, visto che nella piccola isola mediterranea si attende una partecipazione molto elevata, cioè superiore all'80%.
La media stimata dell'affluenza alle urne nei Venticinque è invece molto più bassa, attorno al 50%: gli analisti considerano che ogni dato al di sotto di tale soglia sarà da ritenere negativo. Riferendosi proprio al rischio astensionismo, il presidente di turno dell'Ue, il premier irlandese Bertie Ahern, ha ricordato che "la democrazia non è uno sport per spettatori ed esige invece la nostra partecipazione e il nostro impegno". Anche i presidenti della Polonia, Aleksandr Kwasniewski, e della Repubblica Ceca, Vaclav Klaus, hanno lanciato appelli simili. Secondo alcune stime, nel caso della Polonia l'affluenza alle urne non dovrebbe superare il 30%.