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Ostaggi,tre fasi per la liberazione

Fonti del Sismi raccontano

08 Giu 2004 - 19:19

Sono state almeno tre le fasi che hanno consentito alle forze della coalizione di liberare i tre ostaggi italiani. Fonti del Sismi hanno raccontato i particolari del lavoro fatto per raggiungere la liberazione. Gli agenti italiani hanno raccolto informazioni sui rapitori per consentire di stringere il cerchio su di loro a Baghdad e successivamente permettere il blitz delle forze speciali americane.

Un "lavoro coordinato con i servizi di Paesi presenti nell'area", viene precisato, che ha permesso di mettere la parola fine ad una vicenda "nata come un rapimento ad opera di una banda criminale e trasformatasi poi nel corso delle settimane in un sequestro politico molto più complicato da gestire per gli apparati di sicurezza.

Ad una prima fase "caratterizzata dal rapimento ad opera di una banda criminale di professionisti", segue "un secondo momento che finisce per far assumere al problema un carattere più politico". Un'entità percepisce che questo sequestro può avere una forte influenza sui rapporti politici dei Paesi impegnati nella ricostruzione dell'Iraq". Tra sequestratori e negoziatori si frappone così un livello di gestione piu' sofisticato, connotato da sentimenti nazionalistici e radicali, che ad un certo punto lascia spazio ad interferenze di elementi legati ad Al Qaeda.

"E' in questo frangente - spiegano le fonti - che il Sismi ha l'intuizione decisiva e capisce che non è la logica "punto a punto" a pagare ma che serve piuttosto una tattica che allarghi al massimo il numero di interlocutori sul posto, senza perdere di vista alcuna componente di quell'universo frammentato e complesso".

La terza ed ultima fase si apre quando, analizzando in ogni fotogramma l'ultimo video dei tre ostaggi diffuso dai rapitori e raccogliendo in loco le attese conferme, l'intelligence italiana comprende di avere a che fare con un gruppo che manifesta le prime difficoltà a gestire una vicenda che si è protratta troppo a lungo e che diventa sempre più complicata. Arrivano ulteriori notizie sulla possibile zona di prigionia, corredate da dettagli coincidenti sull'ubicazione del gruppo di sequestratori. Le informazioni combaciano, a quel punto non rimane che dare il via libera al blitz delle forze speciali.

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