Tre mesi di ferie per bestie da pascolo
Giugno, tempo di vacanze. Ma non solo per studenti e lavoratori. Il meritato riposo spetta a tutti, anche agli animali. E' quanto succederà in Austria dove alle mucche e a tutti gli animali da pascolo verranno concessi tre mesi di ferie. Una notizia che può far sorridere, ma che stabilisce una svolta per un Paese che, sui suoi pascoli, è già un modelllo. E così, per 90 giorni mucche, ovini e cavalli potranno vivere nei pascoli bradi, come in vacanza.
Ma la nuova legge, approvata dal Parlamento federale e illustrata dal cancelliere democristiano Wolfgang Shuessel, non agevolerà solo gli animali da pascolo. A beneficiare della nuova normativa saranno un po' tutti gli animali "made in Austria". Salvaguardare la dignità è la parola d'ordine. Così sarà vietato addestrare leoni e tigri per esporli in numeri da circo, basta con la vergogna dei polli allevati in batteria, no al taglio delle orecchie per dobermann, boxer e altre razze e stop infine alla vendita di cuccioli di cani e gatti nei grandi magazzini, per evitare la sofferenza di vivere in gabbie.
Ma la novità più bizzarra riguarda appunto mucche&Co. Allevatori e pastori transumanti dovranno grantire che per tre mesi all'anno, in primavera/estate, bovini, equini e ovini d'allevamento possano vivere allo stato brado. Cioè senza ostacolo ai loro spostamenti, e senza scadenze imposte dall'uomo né per il nutrimento, né per la monta, né per la tosatura. Nessun allevatore sarà esentato, ma ai piccoli mandriani che non possiedono pascoli propri verrà dato un indennizzo o deroghe straordinarie.
Infine sul diritto dei turisti a quattro zampe veglierà un Ombudsman (parola svedese coniata ai tempi della socialdemocrazia di Olof Palme, che definisce gli incarichi specialiper i difensori dei cittadini) pronto a multare gli allevatori che non rispetteranno le ferie dei loro animali. Multe salate da duemila a 15.000 euro per ogni violazione dei diritti di ogni singola bestia. Perché la vaccanza spetta a tutti!