Giappone, pugnalata a morte in classe
Una bambina dell'ultimo anno di scuola elementare nella città giapponese di Sasebo ha ucciso in classe una compagna colpendola con un taglierino. La ragazzina convocato la compagna di 12 anni in un'aula di ripasso e esercitazione deserta
durante la pausa di refezione. Dopo averla uccisa l'undicenne - tutta insanguinata - è tornata a sedersi in classe tra i compagni e gli insegnanti attoniti.
Stando a fonti di polizia, la vittima, di 12 anni, era stata chiamata dalla compagna in un'aula di ripasso e esercitazioni, poco prima delle 13 locali, (le sei italiane) ed è stata colpita al collo con un taglierino. Quando l'ambulanza, chiamata da un insegnante testimone del delitto, è arrivata sul posto, la bambina era già morta.
" E' una tragedia terribile, al di la' dei confini dell'immaginabile" ha commentato il portavoce ufficiale del governo Hiroyuki Hosoda, davanti ad un crimine senza precedenti in Giappone ma purtroppo non isolato in un sistema scolastico che da alcuni anni fa registrare un preoccupante aumento dei casi di violenza.
Secondo le prime ricostruzioni, ancora frammentarie, la vittima, Satomi Miratai, è stata colpita al collo e forse anche alla gola dalla compagna che l'aveva convocata nell'aula dove l'attendeva da sola, mentre tutti gli altri alunni avevano cominciato il pranzo nelle rispettive aule. Tra il momento dell'assalto e l'Sos lanciato da un insegnante dopo che l'improvvisata assassina era tornata tutta insanguinata tra le compagne avvertendo "Il sangue non è mio", sono trascorsi circa 25 minuti. L'ambulanza è prontamente accorsa ma Satomi era ormai in fin di vita in un lago di sangue ed è morta subito dopo.
La polizia sta interrogando la ragazza, che avrebbe ammesso subito di aver ucciso la compagna. Ma nulla è trapelato finora sui motivi e sulla dinamica dell'assassinio a scuola. Tutti gli altri alunni e gli insegnanti, sotto shock, sono rimasti per lunghe ore consegnati nelle proprie aule, a disposizione della polizia.