I sotterranei erano diventati infatti case per numerosi immigrati che si sono trasferiti nella Capitale. Non solo rifugi di emergenza ma delle vere e proprie abitazioni
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L'unica soluzione trovata dalle autorità di Pechino è stata quella di murare i tombini di alcune zone della città. I sotterranei erano diventati infatti case per numerosi immigrati cinesi che si sono trasferiti nella Capitale. Non solo rifugi di emergenza ma delle vere e proprie abitazioni come ha raccontato il 52enne Wang, trasferitosi da un villaggio della periferia a Pechino per lavorare in autolavaggio e mantenere i suoi tre figli agli studi. L'uomo ha vissuto per circa 20 anni nei quattro metri quadrati del "sotto-tombino": "Perfetto in inverno perché caldo, ma con qualche problema in estate quando spesso avvenivano delle perdite di acqua", ha raccontato Wang.