IL VIAGGIO DEL PRESIDENTE

Obama ad Abu Mazen: "Due Stati in M.O."

Un centinaio di attivisti palestinesi hanno inscenato una protesta contro il presidente americano. Abu Mazen: "Gerusalemme Est capitale"

21 Mar 2013 - 16:35
 © Ansa

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Continua il viaggio di Barack Obama in Medio Oriente. Il presidente degli Stati Uniti è arrivato in elicottero da Gerusalemme a Ramallah (Cisgiordania), dove ha incontrato il presidente palestinese Abu Mazen. Ieri Obama ha avuto un colloquio il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, al quale ha ribadito "i legami indistruttibili" tra i due Paesi.

Un centinaio di attivisti palestinesi dei gruppi di base hanno inscenato una protesta nella piazza centrale di Ramallah contro il presidente americano. I dimostranti hanno tentato di raggiungere il palazzo della Muqata ma sono stati dispersi dalla polizia palestinese.

Obama: "Due Stati per due Paesi" - "Il mio messaggio, oggi, è: non possiamo rinunciare, nella ricerca della pace, non importa quanto ciò sia difficile". Così Obama in conferenza stampa dove ha sottolineato l'impegno degli Stati Uniti per "la visione dei due Stati". L'unico modo di avanzare, ha aggiunto, è attraverso negoziati fra gli israeliani e i palestinesi. Obama ha anche rilevato che la Ramallah intravista dall'elicottero appare molto più sviluppata di quanto fosse durante una sua visita di cinque anni fa. Il presidente americano ha anche ribadito l'impegno a continuare a sostenere economicamente l'Autorità palestinese.

Abu Mazen: "Gerusalemme Est capitale" - "Il popolo palestinese chiede libertà e pace e spera di poter condurre una vita normale in terra palestinese con i confini del 1967 e con Gerusalemme est come sua capitale". Lo ha detto il presidente Abu Mazen. "Siamo convinti - ha aggiunto - che la pace richieda coraggio politico. La pace non può essere raggiunta attraverso la violenza, l'occupazione e le colonie". "Il governo israeliano deve mettere fine alla politica degli insediamenti", ha poi aggiunto Abu Mazen.

Obama: "Insediamenti Israele contro la pace" - Obama ha proseguito la sua visita andando all'Università di Gerusalemme e ha ricordato che l'espansione delle colonie nella zona E-1 fra Gerusalemme e Maleeh Adumim è di ostacolo alla pace, definendola "non compatibile" con la soluzione dei due Stati.

"Agli arabi: normalizzate i rapporti con Israele" - "E' giunto il momento per il mondo arabo di fare passi avanti verso la normalizzazione delle relazioni con Israele", è stato poi l'appello del presidente americano. Obama è stato brevemente interrotto da alcuni studenti mentre parlava delle prospettive di pace in Medio Oriente. Sorridente, senza scomporsi, Obama ha detto: "Questi sono i problemi difficili che dobbiamo risolvere". A queste parole è seguito un lungo applauso della maggioranza dei presenti. "Oggi voglio dirvi, in particolare ai giovani, che fino a quando ci sono gli Stati Uniti d'America, 'Ah-tem lo lah-vahad', non siete soli". Così Obama ha infiammato la platea.

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