L'uomo, un marinaio indonesiano, è rimasto in balia della corrente su una zattera improvvisata. Tre birmani che erano con lui risultano dispersi
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Un marinaio indonesiano dell'equipaggio di un barcone di profughi è stato ritrovato vivo, trascinato a riva dalla corrente, dopo essere sopravvissuto una settimana in mare, prima su una zattera improvvisata con camere d'aria e canne di bambù e negli ultimi due giorni aggrappato ad un pezzo di legno. Il naufrago ha toccato terra sull'isola australiana di Christmas nell'Oceano Indiano, a 1.600 km dal nordovest del continente e a 300 km dall'Indonesia.
Tre birmani che erano con lui sulla zattera sono dispersi. Un'intensa ricerca con sei aerei, due navi della marina e due mercantili era iniziata dopo che un equipaggio della marina australiana aveva trovato un'imbarcazione in avaria e alla deriva con 16 richiedenti asilo birmani, venerdì scorso a circa 40 km da Christmas Island.
Le persone a bordo avevano riferito che l'indonesiano aveva costruito la zattera e il giorno prima si era messo in mare con i tre birmani nel tentativo di raggiungere Christmas Island per cercare aiuto. Il naufrago indonesiano, bruciato dal sole e disidratato ma nel complesso in buona salute, è ora ricoverato nell'ospedale dell'isola, che ospita un grande centro di detenzione per richiedenti asilo.
L'autorità australiana per la sicurezza marittima ha detto che le ricerche dei dispersi sono state sospese, dopo un'opinione medica secondo cui non possono essere sopravvissuti in mare.