Secondo i sondaggi effettuati subito dopo il faccia a faccia il 56% degli americani si è schierato dalla parte di Barack. Obama conquista l'elettorato degli Stati in bilico
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Barack Obama esce "vincitore" dal secondo dibattito televisivo col suo avversario per la presidenza degli Stati Uniti Mitt Romney. Il presidente, a differenza del primo incontro, è stato incisivo, incalzante e convincente. Il repubblicano invece è sembrato più incerto e a tratti balbettante. Decisivo è stato il tentato affondo di Romney sulla strage di Bengasi che ha invece trovato un preparato Obama anche a prendersi le sue responsabilità.
Sondaggio Cnbc: Obama 56%, Romney 39%
Il presidente americano Barack Obama si è aggiudicato il secondo dibattito presidenziale, secondo un sondaggio della Cnbc, con il 56% mentre Mitt Romney si è fermato al 39%. Per il 5% degli interpellati nessuno dei due ha vinto. Cifre diverse, ma che danno lo stesso risultato, nell'instant poll realizzato dalla Cbs: Obama vince col 37%, il 30% pensa abbia vinto Romney. Infine, è stato pari per il 30% degli americani. Dello stesso avviso la Cnn che dà Obama vincente al 46% rispetto al 39% di Romney. Per il 73% degli intervistati, inoltre, Obama ha fatto meglio del previsto.
Obama conquista l'elettorato degli Stati in bilico
Nel dibattito Obama è riuscito a convincere gli elettori più importanti, quelli degli Stati in bilico. Da un sondaggio Battleground emerge infatti che, tra i probabili elettori in questi Stati, il 53% lo ha visto prevalere su Mitt Romney, contro un 38% che ha visto meglio lo sfidante repubblicano. Altri rilevamenti danno il presidente Usa vincitore per gli elettori del Colorado (Public Policy Polling gli assegna il 48% contro il 44% e un 58-32 tra gli elettori indipendenti) e della California (sondaggio Survey Usa premia Obama con il 56% contro il 32% mentre nello stesso Stato a maggioranza democratica gli elettori avevano assegnato la vittoria a Romney nel primo dibattito).
Sulla Libia la "scivolata" di Romney
Balbettante, in chiara difficoltà, Mitt Romney ha avuto un brutto passo falso sulla Libia, mentre accusava Barack Obama di aver mentito sulla strage di Bengasi. "Vedo che solo ora Barack Obama ha ammesso che si trattava di un atto di terrore... cosa che ha invece detto dopo due settimane dai fatti, e non il giorno dopo parlando al giardino delle Rose". Ha attaccato Romney con il volto tirato e la voce tremula. E Obama ha replicato acido: "Basta leggere i verbali per sapere cosa ho detto da subito". E Cindy Crowley, la moderatrice, implacabile ha dato ragione a Obama: "Lo ha detto". "Non è così che opera un Commander in chief", ha attaccato Obama il candidato repubblicano accusandolo di aver diffuso un comunicato contro l'operato dell'amministrazione Obama nelle ore più critiche delle proteste contro le ambasciate americane in Egitto e Libia.
Scintille sin dal primo minuto
Duello durissimo quello tra Obama e Romney sin dai primi minuti. Nell'arena di Hampstead, a 40 chilometri da New York, Obama è partito subito all'attacco ricordando che il rivale repubblicano avrebbe voluto far fallire l'industria dell'auto di Detroit. "Non è vero", ha replicato Romney, "io volevo far fallire GM e Chrysler perché era un passaggio obbligato per farle rinascere più forti. Anche il presidente le ha mandate in bancarotta". La replica di Obama è stata durissima. "Quello che dice è falso", ha tuonato, "era necessario l'appoggio del governo e io ho scommesso sull'industria e sui lavoratori americani. Lui non lo avrebbe fatto".
Terreno di scontro anche l'energia
Entrambi in piedi si sono beccati senza tregua. Romney ha accusando Obama di aver tagliato i permessi sulle trivellazioni in Alaska negli ultimi quattro anni. "E' falso", ha ribattuto l'inquilino della Casa Bianca, "stiamo producendo più petrolio e gas della precedente amministrazione guidata da un petroliere". In Alaska poi, visto che si tratta di suolo pubblico abbiamo semplicemente ritirato le licenze a chi non le utilizzava". Romney ha rilanciato evidenziando come negli ultimi quattro anni i prezzi della benzina siano schizzati sopra i quattro dollari al gallone dimostrando "come le politiche di Obama", ha asserito, "siano fallimentari".
E Romney si butta sul debito
"Con Obama alla Casa Bianca finiremo come la Grecia - ha rincarato l'ex governatore del Massachusetts - per quattro anni consecutivi ha detto che avrebbe tagliato il debito e invece lo ha raddoppiato: con Obama il debito arriverà a 20mila miliardi di dollari mentre io nel mio lavoro di manager ho saputo mettere a posto i conti".
Il jolly di Obama: "Romney vuol tagliare le tasse ai ricchi"
A questo punto, Obama ha giocato la sua carta. "Il governatore Romney dice di avere un programma di cinque punti e invece ha un punto solo: abbassare le tasse ai ricchi e assicurare che i più facoltosi possano giocare con regole diverse dagli altri. Il piano di Romney è tagliare Big Bird per ridurre il deficit", ha ironizzato il presidente riferendosi al pupazzo giallo dei Muppet della tv pubblica PBS che l'ex governatore Romney aveva minacciato di mandare in pensione durante il primo faccia a faccia in tv. L'affondo finale di Obama è stato quello di menzionando la scivolata di Romney nel video in cui accusa il 47% degli americani di fare la vittima, senza che il rivale potesse replicare perché il tempo del dibattito, finito con nove minuti di anticipo, è stato considerato scaduto.
La gaffe di Romney sulle donne: ironia del web
Gaffe sulle donne per Mitt Romney. L'ex governatore del Massachusetts scivola sulla parità fra i due sessi nel mondo del lavoro, in termini di stipendio e occupazione, affermando: "Mentre lavoravo alla formazione del mio gabinetto da governatore ho notato che tutte le domande che mi venivano sottoposte erano di uomini. E' così che, con il mio staff, abbiamo avviato uno sforzo per trovare donne qualificate. Mi sono rivolto a diversi gruppi femminili e ho chiesto aiuto: mi hanno portato interi fascicoli di donne". Una frase infelice che rimbalza immediatamente su Twitter, sollevando indignazione. Al di là della gaffe, le donne - fascia elettorale determinante - sono protagoniste di una buona fetta del confronto televisivo, che si sofferma anche sull'aborto. Obama spiega la propria posizione sulla parità dei sessi sul lavoro ricordando la madre single e il suo primo atto da presidente, la firma della legge Lily Ledbetter, dal nome dell'attivista che "ha svolto per diversi anni lo stesso lavoro di un uomo e che si è accorta di venir pagata meno. Quando si è rivolta alla Corte Suprema si è vista respingere: avrebbe dovuto accorgersene prima".
E sull'aborto Obama pungola Romney
Obama incalza l'ex governatore del Massachusetts anche sulle scelte più personali delle donne, come l'aborto. "Romney si sente a proprio agio a lasciare che sia Washington a decidere sulle scelte sanitarie delle donne. Questo è un errore", mette in evidenza Obama, attaccando l'ex governatore per la sua intenzione di togliere fondi al 'Planned Parenthood', alla quale molte donne si appoggiano per effettuare mammografie e altri delicati esami. "Questi non sono temi che riguardano solo le donne. Sono problemi che riguardano intere famiglie. Sono problemi economici". Romney tenta di replicare, criticando Obama per la riforma sanitaria e la norma criticata che prevede che le assicurazioni offerte alle donne includano anche misure contraccettive: "Non ritengo che i burocrati di Washington dovrebbero dire se bisogna usare o meno contraccettivi".