A Bruxelles l'avvio ufficiale dei negoziati: May vuole una "hard Brexit"
La premier May, seppur indebolita dal voto, vuole una separazione dura e netta, con una continuazione sicura della cooperazione stretta con i Ventisette solo nel campo della sicurezza e dellʼantiterrorismo.
Inizio ufficiale dei negoziati per il divorzio tra Unione europea e Gran Bretagna.
A quello che viene definito "un appuntamento con la storia" si presenta però a Bruxelles un governo neanche nato ma che da più parti è dato come "già in agonia". La premier Theresa May manda il suo ministro David Davis a fare la prima mossa col negoziatore francese Michel Barnier senza aver messo in cassaforte neppure il voto di fiducia.
Dopo l'incontro introduttivo fra i due team negoziali, pranzo di lavoro alle 12.30 fra Barnier e Davis e poi, alle
14, si riuniscono i gruppi di lavoro tecnici dei due team, e alle
16.30 i due coordinatori, Sabine Weyand (la vice di Barnier) per
la Commissione e Olly Robbins, Segretario Permanente del
Dipartimento per la Brexit, per il governo di Londra. Alle 18.30
circa, infine, è prevista una conferenza stampa congiunta di
Barnier e Davis.
A Bruxelles le posizioni di Londra non
dovrebbero essere cambiate rispetto a quanto la May aveva
affermato il 29 marzo scorso nella sua lettera di notifica
dell'intenzione britannica di lasciare l'Ue, attivando l'articolo
50 del Trattato: la premier aveva annunciato allora che il Regno
Unito avrebbe lasciato non solo l'Ue, ma anche il mercato unico e
l'Unione doganale europea, prefigurando senza ambiguità una "hard
Brexit", una separazione dura e netta, con una continuazione
sicura della cooperazione stretta con i Ventisette solo nel campo
della sicurezza e dell'antiterrorismo.