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"Non sono disposta a morire per Trump", sospesa 007

Lʼagente ritiene che il presidente Usa, anche se mai menzionato apertamente, possa essere "un disastro per questo paese"

Costa caro un post su Facebook a un'agente dei servizi segreti Usa.

"Preferisco il carcere piuttosto che prendere una pallottola per lui!", la frase incriminata della 46enne Kerry O'Grady, il nome che appare sui social media così come riporta il Washington Examiner. Il post, che allude a Donald Trump, risale all'ottobre scorso. I servizi segreti hanno avviato un'inchiesta. O'Grady si era espressa a favore della Clinton.

O'Grady continuerà a ricevere lo stipendio finché l'inchiesta non sarà chiusa. L'agente, che aveva espresso chiaramente le sue preferenze per la candidata democratica Hillary Clinton, scriveva che "questo mondo è cambiato" e che Trump, anche se mai menzionato apertamente, potesse essere "un disastro per questo paese".