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Usa: 13enne batte la versione di Tetris per la prima console Nintendo

Uno dei classici più amati della scena retrogaming è stato "completato" nella sua versione per la storica piattaforma domestica di Nintendo

Usa: 13enne batte la versione di Tetris per la prima console Nintendo - foto 1
Ufficio stampa

È un momento storico per gli amanti di videogiochi e della scena retrogaming.

Un ragazzo americano di nome Willis Gibson ha raggiunto un limite ritenuto "impossibile" nella versione di Tetris per NES, la prima console di Nintendo: giocare incessantemente fino ad attivare la cosiddetta "true kill screen", una schermata che segna il blocco del videogame dopo il raggiungimento dei limiti funzionali del software.

L'impresa, ritenuta impossibile negli ultimi 34 anni, è stata portata a termine dal 13enne Gibson (conosciuto in rete con il nome di "BlueScuti") al termine di una sessione di gioco da quasi 40 minuti, durante la quale il giovane americano si è spinto fino al livello 157 del gioco creato da Aleksej Leonidovič Pažitnov.

 

 

1511 linee completate, contro le 290 ritenute il "massimo" raggiungibile da un comune giocatore. 38 minuti di piena concentrazione e quasi 7 milioni di punti per arrivare là dove solo l'intelligenza artificiale si era spinta: è il risultato raggiunto da Willis "BlueScuti" Gibson, 13enne statunitense che dopo il terzo posto alla scorsa edizione del torneo Classic Tetris World Championships, ha deciso di battere ogni record e superare i limiti concepiti dagli autori originali di uno dei videogame più famosi di sempre.

 

Gibson ha superato la "kill screen originale", che avviene al raggiungimento del livello 29, abbastanza agevolmente: a quel punto, il gioco inizia a far cadere i tetramini a velocità raddoppiata, richiedendo ai giocatori più esperti delle tecniche particolari (una delle più famose, nota con il nome di "hypertapping", consente di superare i limiti della console fisici della console di Nintendo per impartire comandi senza "ritardi") per gestire un flusso di poligoni che diventa progressivamente un vero inferno.

 

 

Al minuto 38 della sua impresa, il ragazzo classe 2010 ha raggiunto quella che viene considerata la "vera kill screen", ovvero il momento in cui il gioco non riesce più a processare le istruzioni di gioco direttamente dal codice e dà vita a un "glitch" che causa l'interruzione del videogame: a questo punto, uno dei giochi più famosi della scena retrogaming alza una sorta di bandiera bianca virtuale e consegna a Gibson un traguardo ritenuto impensabile nella versione lanciata sulla primissima console domestica di Nintendo.

 

In realtà, la leggenda vuole che il livello 157 raggiunto dal "prodigio" BlueScuti non sia l'ostacolo finale pensato da Pažitnov per il suo Tetris: secondo le teorie dei fan, gli sviluppatori hanno previsto ben 255 livelli differenti prima di raggiungere la "fine", e non dubitiamo che il 13enne americano abbia intenzione di continuare a superare i suoi limiti fino a raggiungere l'ennesimo record.

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