Smog, verso il deferimento dellʼItalia alla Corte di Giustizia Ue
La decisione è stata rimandata più volte ma potrebbe essere adottata dal collegio dei commissari mercoledì prossimo ed essere annunciata giovedì 17 maggio
L'Italia e altri cinque Paesi europei (tra cui Germania, Francia e Gran Bretagna) potrebbero essere deferiti alla Corte di Giustizia Ue per aver violato le norme europee antismog. La decisione, che per quanto riguarda l'Italia dovrebbe riferirsi al superamento dei limiti di Pm10, è stata rimandata più volte, ma potrebbe essere adottata dal collegio dei commissari mercoledì prossimo ed essere annunciata giovedì 17 maggio.
La Commissione sarebbe pronta a deferire in Corte sei dei nove paesi convocati d'urgenza a Bruxelles alla fine dello scorso gennaio a causa delle ripetute violazioni della normativa Ue sulla qualità dell'aria, in particolare dei limiti di biossido di azoto (NO2) e di particolato (Pm10).
Con l'Italia dovrebbero esserci Francia, Gran Bretagna, Germania, Ungheria e Romania. Convocati il 30 gennaio dal commissario Ue all'ambiente Karmenu Vella, i Paesi (oltre a questi 6 anche Spagna, Slovacchia e Repubblica ceca) avevano illustrato le misure che intendevano prendere per ridurre i livelli di emissioni inquinanti nell'aria dei centri urbani. Per alcuni di questi, come la Spagna, sembra che la situazione sia migliorata negli ultimi mesi. Per gli altri la Commissione potrebbe procedere al primo deferimento in Corte.
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