Pesci, piante, mammiferi: il cibo selvatico alla base delle nostre diete sta scomparendo in 91 Paesi. In Italia addio a tre frutti su quattro
Il 24% di quasi 4mila specie di cibo selvatico, principalmente piante, pesci e mammiferi, sta diminuendo in 91 Paesi. La biodiversit� alla base dei nostri sistemi alimentari sta scomparendo, mettendo a rischio il futuro dei nostri alimenti, dei mezzi di sussistenza, della salute umana e dell'ambiente. E' l'allarme lanciato dalla Fao, che ha presentato il "Rapporto sullo stato della biodiversit� mondiale per l'alimentazione e l'agricoltura".
Il concetto di biodiversit� - Con biodiversit� s'intende l'insieme di piante e animali - selvatici e domestici - che forniscono cibo, mangimi, carburante e fibre. "Una volta perduta, la biodiversit� alimentare e agricola non pu� essere recuperata", avverte la Fao.
I pericoli per piante, bestiame e pesci - Delle circa seimila specie di piante coltivate per il cibo, meno di 200 contribuiscono in modo sostanziale alla produzione alimentare globale e solo nove rappresentano il 66% della produzione totale. La produzione mondiale di bestiame si basa su circa 40 specie animali: un piccolo gruppo fornisce la stragrande maggioranza di carne, latte e uova. E delle 7.745 razze di bestiame locali, il 26% � a rischio estinzione. Quasi un terzo degli stock ittici � sovra-sfruttato, pi� della met� ha raggiunto il limite sostenibile.
In Italia addio a tre frutti su quattro - In Italia sono scomparse dalla tavola tre variet� di frutta su quattro nell'ultimo secolo anche per effetto dei moderni sistemi della distribuzione commerciale che privilegiano le grandi quantit� e la standardizzazione dell'offerta. E' quanto afferma la Coldiretti nell'evidenziare gli effetti dell'allarme lanciato dalla Fao. Nel nostro Paese, nel secolo scorso, si contavano ottomila variet� di frutta, mentre oggi si arriva a poco meno di 2.000 e di queste ben 1.500 sono considerate a rischio di scomparsa, ma la perdita di biodiversit� riguarda l'intero sistema agricolo, dagli ortaggi ai cereali, dagli ulivi fino ai vigneti.
Serve un approccio sostenibile - "La biodiversit� � fondamentale per la salvaguardia della sicurezza alimentare globale. Dobbiamo usarla in modo sostenibile, per rispondere meglio alle crescenti sfide del cambiamento climatico e produrre cibo senza danneggiare l'ambiente", conclude il direttore generale della Fao, Jos� Graziano da Silva.