Pronti a mettere mano al portafoglio per una vettura più amica dell'ambiente
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Gli italiani sono disposti a spendere di più per acquistare un'auto ecologica convinti di riuscire ad ammortizzare il surplus grazie al risparmio sul carburante. La stragrande maggioranza, pari all'84%, è convinta che le case produttrici di automobili potrebbero produrre veicoli più efficienti, capaci di offrire agli automobilisti maggior risparmio di carburante, garantendo vantaggi economici e inquinando di meno.
Norme più severe - Il 51% ritiene che l'Unione europea debba avere norme ancora più severe in materia di emissioni dei veicoli, anche se questo dovesse incidere sul prezzo di acquisto delle auto. Sono alcuni dei dati del sondaggio a campione condotto dall'istituto Ipsos Mori per conto di Greenpeace. "Informazioni importanti" secondo Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia, in vista dell'accordo che la Presidenza irlandese dell'Unione spera di raggiungere con i governi nazionali, la Commissione e il Parlamento europeo sulla riforma della legge sull'efficienza delle auto entro la fine del mese di giugno.
Greenpeace vuole ridurre le emissioni - Il 19 giugno, infatti, i governi daranno mandato alla Presidenza per condurre la fase finale del processo di negoziazione. L'associazione ambientalista chiede ai ministri europei di promuovere un nuovo obiettivo di non più di 60g CO2/km entro il 2025. Ma il ministro per l'ambiente tedesco Peter Altmaier, sottolinea Greenpeace, "sta facendo pressione per mantenere sulle strade europee i veicoli meno efficienti e nocivi per il clima e per i consumi di petrolio, minando la possibilità di conseguire un accordo per standard di emissione ambiziosi". La sua proposta prevede un ricorso massiccio ai "supercredit" (forme di compensazione delle emissioni tra mobilità elettrica e quella tradizionale) che vanificherebbero ogni istanza di riduzione delle emissioni europee di CO2 dalla mobilità su gomma. Eppure, afferma Boraschi, "la preoccupazione dei consumatori per i costi della mobilità e la richiesta di proteggere il clima coincidono perfettamente".