La qualità dell'aria migliora nella Pianura Padana. In base alle aree e alle città si registrano diminuzioni delle concentrazione di polveri sottili dall' 1 al 4% con i cali più consistenti negli ultimi quattordici anni a Forlì e Modena. I dati sono il risultato di uno studio condotto da Alessandro Bigi e Grazia Ghermandi dell'Università di Modena e Reggio Emilia, pubblicato su Atmospheric Chemistry and Physics.
Condizioni sfavorevoli per la qualità dell'aria - Ghermandi, docente di Ingegneria sanitaria ambientale e autrice dello studio, spiega: ''I limiti delle concentrazioni atmosferiche di pm10 stabiliti dalla Ue e recepiti dalla normativa italiana rappresentano una sfida per le municipalità della Pianura Padana, perché questa regione, densamente popolata, ha notoriamente condizioni meteoclimatiche e orografiche sfavorevoli per la qualità dell'aria: infatti i superamenti di tali limiti sono ricorrenti anche nella città di Modena''.
Lo studio si è occupato di un'area vasta, dalla provincia di Torino alla provincia di Padova, e da Asti a Rimini. Complessivamente sono stati esaminati i dati raccolti da 41 stazioni di misurazione dell'Arpa presenti sul territorio (Emilia- Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto).
Riduzione grazie ai miglioramenti tecnologici - Alessandro Bigi ha aggiunto: ''L'attenzione sulle polveri sottili è aumentata tantissimo negli ultimi anni, nonostante ci sia stata una notevole diminuzione (anche del 40% in dieci anni) delle concentrazioni di questo inquinante. Questo calo è dovuto soprattutto a miglioramenti tecnologici stimolati da vincoli legislativi più stringenti, ma talvolta non sono percepiti positivamente dall'opinione pubblica, che spesso lamenta la presenza di limitazioni di vario tipo anche se mirate a contenere le emissioni''.