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Conte: "Nessuna gara con il Pd, sì ad alleanze su progetti concreti" | E attacca Giorgia Meloni: "Grande sconfitta, in Sardegna ha perso la faccia"

Il leader del M5s rivendica la vittoria di Todde come il risultato di un progetto politico fondato sulle esigenze dei territori: "La gente non ne può più dei tradimenti di un governo che sta facendo danni"

L'elezione di Alessandra Todde alla guida della Regione Sardegna è "la vittoria del campo giusto".

Lo dice Giuseppe Conte, che "corregge" così la ormai famosa definizione del "campo largo" (M5s-Pd, le maggiori forze di opposizione unite nel nome di Todde appunto) dopo aver festeggiato insieme ad Elly Schlein la nuova presidente. Assicura che con i dem non si gioca nessuna competizione, mentre attacca Giorgia Meloni che "in Sardegna l'ha persa, la faccia".

Conte: "Nessuna gara con il Pd, sì ad alleanze su progetti concreti" | E attacca Giorgia Meloni: "Grande sconfitta, in Sardegna ha perso la faccia"  - foto 1
Tgcom24

 

"Il vento è cambiato"

 La vittoria di Todde, dice il leader M5s in un'intervista al "Corriere della Sera", è "il segno di un nuovo vento che inizia a soffiare dalla Sardegna e che si potrà diffondere in tutta Italia. E' anche la vittoria di tutti gli italiani che non hanno mai creduto alle facili promesse di Giorgia Meloni e di quelli che in buona fede ci avevano creduto, ma sono rimasti fortemente delusi. I cittadini cominciano a stufarsi". 

 

"Meloni ha perso la faccia"

 I complimenti di Meloni alla neopresidente non attenuano il giudizio pesantemente negativo di Conte per il premier, che commenta: "E' riapparsa dopo essere sparita per quasi 24 ore, in cui ha mandato avanti il buon Truzzu che si è preso la colpa della confitta. In realtà lo ha imposto lei agli alleati, con quell'atteggiamento tracotante, che non porterà giovamento alla maggioranza". 

 

"Campagna personalizzata"

 Una sconfitta, quella di Meloni, che si spiega perché "lei ha voluto guidare in prima persona la coalizione con arroganza, imponendo il suo candidato più fedele. Parla tanto di meritocrazia, ma ha scelto uno dei meno amati tra i sindaci e lo ha spinto con una campagna personalizzata, in cui giganteggiavano manifesti con la sua foto e la scritta 'forte e fiera'". 

 

E poi, quel "comizio finale dai toni sprezzanti e senza aver dedicato un attimo a parlare con i cittadini sardi. Meloni in Sardegna l'ha persa, la faccia. Ma la gente non ne può più dei tradimenti di un governo che sta facendo danni, dall'economia alla politica estera". 

 

"M5s protagonista di un progetto politico competitivo"

 Quanto alla "forza" dell'M5s tra i protagonisti dell'opposizione dopo la vittoria di un'esponente pentastellata, Conte osserva: "L'emozione più grande è aver partecipato alla costruzione di un progetto politico competitivo, di cui il M5s è stato protagonista. Abbiamo fornito una candidata credibile, che ha dimostrato serietà e accettato il rischio, rinunciando al ruolo di parlamentare e alla vicepresidente del M5s. Abbiamo fatto un lavoro serio con le altre forze progressiste, costruendo un progetto autentico sulle esigenze dei territori, mettendo da parte ambizioni di singoli partiti e scacciando via la tentazione di affidarsi a un mero cartello elettorale acchiappavoti". 

 

Fotogallery - Sardegna, Alessandra Todde festeggia con Conte e la Schlein

 

"Alleanze e progetti"

 Dopo l'esperienza sarda, spiega, si dimostra che "non esistono alleanze forzate, ma solo alleanze costruite sulla base di progetti credibili e concreti". E sulle prossime Regioni che andranno al voto: "Ognuna ha la sua specificità. In Basilicata e Piemonte registriamo maggiore distanza su temi e interpreti, ma il dialogo resta aperto". 

 

Europee e candidato premier

 Quanto alle europee, Conte è convinto che l'esito non peserà sulla scelta del candidato premier "perché il voto a Bruxelles ha logiche e finalità del tutto autonome". Mentre sull'ipotesi di far entrare Renzi e Calenda nel campo progressista commenta: "Un campo giusto non può essere minato da personalismi, tatticismi e poteri di interdizione e condizionamento. Nel nuovo corso del M5s noi lavoriamo con grande impegno sui territori per offrire al Paese una classe dirigente adeguata, motivata, estranea a pratiche clientelari e che si vuole distinguere per competenza, serietà, capacità". 

 

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