FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Gli esodati preoccupano l'Inps: "Nodo non risolto, c'è il rischio di strasichi"

Per il presidente Tito Boeri le misure varate finora "sono costate già 12 miliardi", e "1 miliardo e mezzo" servirà ora per la settima salvaguardia

tito boeri inps
ansa

"Non penso che il nodo esodati sia stato del tutto risolto perché il tema è stato affrontato in modo tale per cui rischiamo di avere uno strascico".

Lo ha detto il presidente dell'Inps, Tito Boeri, sottolineando che "già ci sono forti pressioni per una ottava salvaguardia". Nella riforma delle pensioni presentata a giugno al governo, ha aggiunto, "abbiamo proposto una riduzione fino al 50% per i vitalizi dei politici di oltre 80-85mila euro annui".

Le misure relative agli esodati varate finora, ha ricordato Boeri, "sono state molto costose, sono costate già 12 miliardi" e "1 miliardo e mezzo" servirà ora per la settima salvaguardia. Ma "la platea si continua ad allargare" e "la pressione sarà sempre forte fin quando viene garantito un trattamento di vantaggio".

Una soluzione sarebbe, secondo il presidente Inps, quella di permettere "flessibilità in uscita" ma "equiparando chi va a 63 e chi va a 67 anni. Per farlo dobbiamo dare una pensione più bassa a chi va in pensione prima".

Infine, bisogna "preoccuparsi dei veri esodati, soprattutto i lavoratori di piccole imprese dove non c'erano accordi, che semplicemente sono stati licenziati e non sono mai stati coperti, che si trovano tra i 55 e i 65 anni e che si sono ridotti in povertà. Lì bisognerebbe trovare strumenti di sostegno al reddito".

Per quanto riguarda invece la proposta di taglio dei vitalizi, "la platea coinvolta, alla fine, è piccola, circa 200mila persone": si tratta, oltre che dei politici, di "dirigenti di aziende, personale delle Ferrovie dello Stato" e le altre categorie passate al setaccio dall'Inps in questi mesi. Categorie che hanno "avuto trattamenti di riguardo, soprattutto rispetto a quando andare in pensione", e che hanno trattamenti pensionistici alti in rapporto ai contributi versati. "Ci sono persone che sono andate via presto e con pensioni molto alte, che hanno avuto dei regali per motivi elettorali" ha sottolineato il presidente dell'Inps. Quindi su di loro si può fare un intervento "che tenga conto del rapporto tra quanto versato rispetto al livello della pensione. A chi ha importi elevati e ha goduto di trattamenti di favore è giusto richiedere un contributo, anche se limitato, parziale".