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Fitch: l'Italia ha fallito sul debito, ora è più esposta a shock

Lʼagenzia ha abbassato il rating del nostro paese da BBB+ a BBB, con outlook stabile. Segnalati rischi politici per un governo debole o instabile

Fitch: l'Italia ha fallito sul debito, ora è più esposta a shock - foto 1
-afp

L'agenzia di rating Fitch punta il dito sulla debole crescita dell'economia italiana e sul ritardo nel consolidamento dei conti, sottolineando il "fallimento" sul fronte della riduzione dell'elevatissimo livello del debito pubblico.

"Questo espone maggiormente il Paese a potenziali shock sfavorevoli". Fitch ha quindi abbassato il rating del nostro Paese da BBB+ a BBB, con outlook stabile.

Fitch stima che il debito pubblico italiano raggiunga un picco al 132,7% del Pil nel 2017 scendendo "solo gradualmente" al 129,3% nel 2020. Secondo il Fondo monetario internazionale, quest'anno salirà al 132,8% per poi scendere al 131,6% nel 2018 e portarsi al 121,3% nel 2022. Il Documento di economia e finanza (Def), approvato dal Consiglio dei ministri l'11 aprile 2017, stima un debito/Pil al 132,5% nel 2017 e al 131% nel 2018.

Inoltre secondo l'agenzia, i rischi politici per l'Italia sono cresciuti, e il pericolo di avere un "governo debole o instabile" è aumentato. Inoltre, è cresciuta "la possibilità di partiti populisti e euroscettici che influenzano la politica. Un populismo in crescita può sminuire l'appetito politico per la riforma, aumentare la pressione per lo svuotamento fiscale e pesare sul sentimento degli investitori".

"Le debolezze delle banche", poi, aumentano i rischi al ribasso per l'economia e le finanze pubbliche: per il settore l'outlook è "negativo", e il motivo è legato soprattutto alle sfide per ridurre i crediti deteriorati e la debole redditività. Fitch prevede una crescita per l'Italia dello 0,9% nel 2017 e dell'1,0% nel 2018.