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Istat: crolla il Pil, volano debito e fisco

Il Prodotto lordo torna ai livelli del 2001 e la pressione fiscale sale al 44%. Debito al 127%

Getty

Il rapporto debito-pil italiano nel 2012 ha raggiunto il 127% al lordo dei sostegni ai Paesi dell'area euro. Lo comunica l'Istat dicendo che si tratta del livello più alto dal 1990, anno di inizio delle serie storiche confrontabili. Nel 2011 il debito era al 120,8% del pil. Il pil reale nel 2012 è sceso sotto i livelli del 2001, annullando la risalita dei due anni precedenti. Crollano i consumi delle famiglie mentre la pressione fiscale sale al 44%.

Insomma, dai dati che fotografano l'economia emerge un ritratto del Paese molto critico. Nell'ultimo anno i consumi sono scesi del 4,3%, mentre i parametri che misurano i conti pubblici non sono rassicuranti.

2012, Pil giù del 2,4% - Se peggiora il rapporto tra debito e Pil, anche il deficit, pur in miglioramento rispetto al 2011, non rispetta però le asettative. Il rapporto si attesta infatti al 3% (contro il 3,8% di un anno fa), mentre le ultime stime del governo prevedevano un 2,6%. Quanto al Prodotto interno loro, risulta diminuito in volume del 2,4% secondo il dato grezzo. L'ultima previsione del governo nella nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza stimava un analogo calo del 2,4%, mentre nel 2011 l'economia era cresciuta dello 0,4%.

Fisco sempre più pesante - La pressione fiscale raggiunge livelli da incubo: salite nel 2012 al 44%, risulta in crescita dell'1,4% rispetto ai livelli già alti del 2011, quando era al 42,6%. Mai dal '90, inizio delle serie storiche omogenee, si era registrato un valore così elevato.

Avanzo primario, va meglio nel 2012 - Migliora l'avanzo primario, cioè l'indebitamento netto, al netto della spesa per interessi, che risulta pari al 2,5% del Pil, in crescita dunque rispetto al 2011, quando si fermava all'1,2%.

Auto, nuovo tonfo a febbraio: -17,41% - Ancora un nuovo brusco calo per il mercato dell'auto in Italia. A febbraio sono state immatricolate appena 108.419 vetture, con una flessione del 17,41% rispetto alle 131.271 dello stesso mese del 2012. Lo comunica il ministero dei Trasporti. A gennaio il calo delle vendite era stato del 17,58%. Lieve miglioramento per la quota mercato del gruppo Fiat, che si attestata al 28,48%, in minima crescita rispetto al 28,28% di un anno fa.