"segni sul conto"

Crisi, Censis-Confcommercio lanciano l'allarme"Il 18% delle famiglie non arriva a fine mese"

Ben 4,5 milioni di famiglie italiane non riesce a coprire con il proprio reddito le spese domestiche. In un anno consumi in calo del 3,7%, -603 euro spesi da ogni italiano

25 Ott 2012 - 12:46
 © Ansa

© Ansa

Sono 4,5 milioni le famiglie italiane (pari al 18% del totale) che negli ultimi sei mesi non sono riuscite a coprire per intero, con il proprio reddito, le spese familiari. Lo afferma una ricerca Censis-Confcommercio secondo la quale queste famiglie differiscono i pagamenti, chiedendo di segnarli "sul conto". Aumenta infatti dal 13,3% al 21% la quota di chi posticipa quanto dovuto rispetto a sei mesi fa.

Consumi in calo del 3,7%, -603 euro per ogni italiano
L'indagine afferma anche che, rispetto allo scorso anno, i consumi sono calati del 3,7%, con una perdita di 603 euro per ogni italiano. "Il capitombolo peggiore della storia repubblicana", afferma il direttore del centro studi di Confcommercio, Mariano Bella. Nel periodo 2012-2013 non andrà meglio: il calo sarà del 5%, 806 euro pro capite, afferma lo studio. Secondo Bella, "siamo tornati indietro di vent'anni".

Più del doppio famiglie non mette da parte nulla
Il 65% delle famiglie va sostanzialmente in pari tra entrate e uscite, il che significa però che non riesce a mettere da parte nulla, mentre appena il 17% degli intervistati ha dichiarato di essere riuscito a risparmiare parte del reddito dopo aver coperto tutte le spese.

Raddoppia chi paga mutuo in ritardo
Il 4,7% delle famiglie italiane, nel 2012, non riesce a rispettare le scadenze del pagamento di un mutuo immobiliare, più del doppio rispetto al 2011. Il 14,7% delle famiglie, rispetto all'8,3% di giugno 2011, ha dichiarato invece notevoli difficoltà nella restituzione della rata.

Il 65% famiglie riduce uso benzina
Più del 65% delle famiglie italiane cerca di ridurre gli spostamenti con auto o moto per cercare di risparmiare sul carburante. E' in corso "una riorganizzazione del budget familiare", con la ricerca di offerte speciali e la rinuncia del superfluo. Oltre il 94% delle famiglie elimina gli sprechi, mentre l'83% cerca cibi meno costosi rispetto al passato.

Tagliati viaggi, abbigliamento, calzature, ristoranti
Negli ultimi sei mesi, inoltre, il 42,1% ha rinunciato ad un viaggio e quasi il 40% ad articoli di abbigliamento e calzature, il 38,7% a pranzi o cene fuori casa, ma molte sono le persone che tagliano voci come tempo libero, cura della persona e apparecchi elettronici.

Sangalli: "Iva stacca la spina ai consumi"
"Il corto circuito tra recessione e aumento dell'Iva può far spegnere ogni possibilità di crescita nel 2013. Altro che luce in fondo al tunnel", avverte il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, per il quale l'aumento dell'Iva "va archiviato".

Per 65% italiani Imu è iniqua e dannosa
Il rapporto Censis-Confcommercio dice anche che il 65% degli italiani considera l'Imu un'imposta iniqua o dannosa. Il 22% invece, considera "eccessivo" il livello raggiunto dalla pressione fiscale in generale.

Record mondiale della pressione fiscale nel 2013
L'osservatorio Censis-Confcommercio calcola che la pressione fiscale nel 2013, tolto il sommerso, toccherà il 55,2% del Pil (mentre il governo la stima al 45,5%). Un "record mondiale", stima lo studio.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri