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"Pollock e gli Irascibili", gli americani che hanno rivoluzionato la pittura europea

La scuola di New York: dal cavalletto al pavimento

Gianni Marussi

Per avvicinarsi alla mostra di Palazzo Reale di Milano "Pollock e gli Irascibili"  bisogna mettere insieme quanto avviene allora in altri campi in America. Bisogna guardare alla produzione e sperimentazione di opere che a partire dal dopo guerra sconvolgono gli stilemi. Opere come "Sulla strada" di Jack Kerouac o "Urlo" di Allen Ginsberg, simboli della Beat Generation o "Il giovane Holden" di S. D. Salinger.

Oppure far tornare alla mente le immagini di Marlon Brando in "Fronte del Porto" o "Il selvaggio", oppure di James Dean nel "La valle dell'Eden". Sentire il soul negro e ascoltarsi Miles Davis fino ad arrivare a John Cage. Il tutto condito da un'eterna sigaretta e "il gran vizio americano, il vizio di Hemingway, quello di bere".

Si tratta di una ribellione che nasce anche dal rifiuto dei valori culturali europei, del modo di rappresentarli. In un cortocircuito che fa da sponda alla negazione dell'uso dell'arte a servizio delle dittature (quella nazifascista e quella russa). Nasce un bisogno di reinventarsi, o di cercare la propria identità per un popolo giovane e senza retroterra, europeo dipendente.

Necessità di portare il corpo e le sensazioni/emozioni crudemente dentro la parola scritta o imprimere le emozioni direttamente sulla tela con il colore gestito dal corpo. Ma avanguardia significa anche, come rileva Luca Beatrice: "fare fronte comune, lavorare insieme, condividere successi ed eventuali difficoltà in maniera compatta”. Il senso dello stare assieme è anche una chiave di lettura.

L' "Action Painting" con il corpo che interagisce direttamente nella stesura del colore, il bisogno di gettare il cavalletto o l'uso ritmico del pennello, di stendere la tela sul pavimento, rappresentano questa rabbia espressiva che si coagula in colature di colori puri in una ricerca nell'astrazione di nuove forme o spostarsi in una contemplazione con campiture morbide ed ampie. In tal senso la rivoluzione della Scuola di New York, travolge anche l'Europa, in cerca di una sua nuova identità. Lo strappo con il passato è potente quanto quello operato da Lucio Fontana che taglia la tela, sfondando lo spazio bidimensionale.

Per Carter E. Foster (Conservatore Steven e Ann Ames dei disegni del Whitney Museum of American Art ) "Jackson Pollock ha cambiato il linguaggio della pittura. Altrettanto rivoluzionario nella metà degli anni Quaranta quanto lo furono Michelangelo e Raffaello nel Rinascimento, con la sua famosa “tecnica dello sgocciolamento” spinse l'arte e l'atto di realizzarla, anticipando quasi la dimensione della performance, in una direzione radicalmente nuova. Dopo la svolta epocale di Pollock, non era più possibile tornare indietro, come ben compresero tutti i pittori d'avanguardia dell'epoca. Nelle parole di Willem de Kooning, altra figura importante dell'Espressionismo Astratto, Pollock fu colui che “ruppe il ghiaccio” per la pittura. Pollock e de Kooning, insieme a Barnett Newman e a Mark Rothko, sono considerati i maggiori protagonisti di quel periodo incredibilmente fecondo che, sullo sfondo della New York degli anni Quaranta e dei primi anni Cinquanta, deviò il corso della storia dell'arte, spostandone il centro dall'Europa agli Stati Uniti. Allorché una società produce simili stagioni, i motivi sono sempre vari, ma in tutti i casi, in tali situazioni, è da notare che molti artisti di talento finiscono per essere eclissati da pochi innovatori di maggiore spicco."

Gianni Marussi

POLLOCK E GLI IRASCIBILI - La scuola di New York
24/09/2013 – 16/02/2014
A cura di: Carter E. Foster e Luca Beatrice
Una mostra: Comune di Milano – Cultura, Moda, Design - Palazzo Reale - Arthemisia Group - 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE
Allestimento: studio CastagnaRavelli
Sponsor Tecnico: Atm; Trenord; Edizioni Condè Nast (Vogue; L' Uomo Vogue); Cassina; CanaleArte
Con il supporto di: la Rinascente
Hotel Ufficiale: NH Hotels
Con il sostegno di: Coop Lombardia
Con il contributo di: Ricola
In collaborazione con: Il Sole 24 ORE - Domenica - Radio 24

Orari: lunedì 14.30/19.30 - martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30/19.30 - giovedì e sabato 9.30/22.30
Il servizio di biglietteria termina un'ora prima della chiusura - Info e prenotazioni www.mostrapollock.it - www.ticket.it/pollock tel. 02 54913
Biglietti: € 11,00 INGRESSO SINGOLO INTERO audioguida gratuita
€ 9,50 INGRESSO SINGOLO RIDOTTO audioguida gratuita
€ 5,50 INGRESSO RIDOTTO SPECIALE audioguida gratuita
FAMIGLIA: 1 o 2 adulti + bambini (da 6 a 14 anni) = adulto € 9,50 – bambino € 5,50 audioguida gratuita € 9,50 Gruppi di almeno 15 persone
SCUOLE: € 5,50 Gruppi di studenti di ogni ordine e grado Gratuità 2 accompagnatori per ogni gruppo scolastico Sistema di microfonaggio obbligatorio e incluso nel prezzo
Visite guidate: SCUOLE: 70,00 € visita guidata - 90,00 € visita guidata con focus in inglese o in lingua (inglese/francese)
GRUPPI: 110,00 € visita guidata - 130,00 € visita guidata inglese/francese
visita guidata cumulativa POLLOCK + WARHOL (durata 120 min, su richiesta e previa disponibilità): 120,00 € scuole / 150,00 € gruppi

Sede: Palazzo Reale, Piazza Duomo 12, Milano
www.comune.milano.it/palazzoreale 

 


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