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Il Cenacolo di Leonardo? Per sei italiani su 10 si trova a Firenze

Ben il 52% dei connazionali dimostra di non conoscere la collocazione delle principali meraviglie del Belpaese

Italiani rimandati in geografia e storia dell'arte: il 52% non conosce tradizioni e meraviglie della Penisola.

Dov'è il Cenacolo di Leonardo? Per sei italiani su 10 è a Firenze. Sorprendenti le risposte anche chiedendo: Dov'è il Ponte di Rialto? E le Cascate delle Marmore? Oltre un connazionale su due ha ammesso di essere incappato in clamorose gaffes rispondendo a domande di questo tipo. Mentre ogni anno oltre 48 milioni di turisti provenienti dai cinque continenti sono attratti dalle bellezze italiche. Ecco la Top10 dei monumenti famosi del Belpaese sconosciuti, però, ai suoi abitanti.

Lo studio e il campione Borghi e centri storici che traboccano di cultura, spiagge tra le più belle al mondo, paesaggi che affascinano turisti da ogni parte del pianeta e monumenti diventati emblema dell'Italia sconosciuti ai più. È quanto emerge da uno studio promosso da Bibite Sanpellegrino in occasione del concorso "Vinci le Meraviglie d'Italia", pensato per far riscoprire agli italiani le bellezze della Penisola, condotto su oltre 4.000 persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni con metodologia Woa (Web Opinion Analysis) sui principali social network, blog, forum e community dedicate.

La Top10 dell'ignoranza L'opera al centro dell'ignoranza nazionale è il Cenacolo di Leonardo da Vinci: per ben 6 italiani su 10 infatti si trova nei pressi di Firenze; solo il 40% sa che è a Milano. Stessa triste sorte tocca al Ponte di Rialto, che insieme a quelli dell'Accademia, degli Scalzi e della Costituzione attraversano il Canal Grande di Venezia: incredibilmente il 56% degli italiani non ne ha mai sentito parlare. Ma non è tutto: le celebri Cascate delle Marmore sarebbero situate sulle Alpi per il 53% degli intervistati, mentre solo il 47% sa che sono in Umbria, nei pressi di Terni. E che dire, ancora, di Matera, la "Città dei Sassi", patrimonio dell'umanità dall'Uesco? Per il 51% degli italiani i sassi sarebbero in realtà delle semplici conformazioni rocciose particolari, mentre si tratta di veri e propri insediamenti urbani ricavati nelle rocce e utilizzati nel corso dei secoli dalla popolazione della città lucana.

Al quinto posto della speciale Top10 delle meraviglie italiane meno conosciute proprio dagli italiani ci sono i nuraghi sardi, un tipo di costruzione tipico della civiltà nuragica dell'isola realizzato in pietra, con una forma di un cono tronco, presente su tutto il territorio della Sardegna: per il 48% si tratta di un dolce tipico. Sesta piazza invece per il Marechiaro di Napoli, che per il 47% degli italiani rappresenta semplicemente il simpatico soprannome affibbiato dai tifosi partenopei al centrocampista slovacco degli azzurri Marek Hamsik; in realtà si tratta di un borgo di Posillipo, una perla che negli anni '60 ha rappresentato uno dei simboli della dolce vita in Italia. In settima posizione, la Certosa di Pavia, ritenuta per il 42% del campione un tipo di formaggio fresco.

E poi la Valle dei Templi: per il 39% degli italiani si trova in Egitto anziché ad Agrigento, così come il Parco del Valentino, che per il 35% si trova a Roma, mentre rappresenta uno dei simboli di Torino. Chiudono la classifica i famosi trulli, note costruzioni coniche tipiche della località di Alberobello in provincia di Bari, che il 21% di intervistati associa solo all'ex pilota di Formula 1, l'omonimo Jarno Trulli, che ha disputato oltre 250 GP in carriera.

L'identikit dell'italiano rimandato in geografia L'identikit dell'italiano scarsamente informato sulle meraviglie del suo Paese? Sono gli uomini i più ignari delle bellezze che li circondano: ben il 56% infatti ha ammesso delle lacune nella conoscenza delle più celebri località turistiche e del patrimonio artistico-culturale. Se la cavano meglio le donne, la cui percentuale si ferma al 48%. Una scarsa conoscenza che colpisce soprattutto gli italiani tra i 30 e i 49 anni (62%), mentre un po' più ferrati sono i giovanissimi della fascia 18-29 anni (49%) e i 50-65enni (46%).