con l'ok del ministro Nordio

Mattarella concede la grazia a cinque condannati alla vigilia di Natale

Tra i beneficiari un uomo che uccise la moglie malata terminale e un giovane libico condannato come scafista

di Fabio Nuccio
23 Dic 2025 - 13:06
01:43 

Per alcuni di loro si sono aperte le porte del carcere, per altri si è trattato di una riduzione della pena o dell'estinzione di una multa. Sono cinque gli atti di clemenza firmati dal presidente della Repubblica Mattarella alla vigilia di Natale. Provvedimenti di grazia che riguardano storie profondamente diverse, arrivati al termine di una lunga istruttoria e sulla base del parere favorevole del ministro della Giustizia Nordio. C'è la dolorosa vicenda di Franco Cioni, condannato a 6 anni e due mesi per l'omicidio volontario della moglie, malata terminale, con la quale aveva condiviso mezzo secolo di vita.

Il Capo dello Stato, nell'estinguere la pena detentiva ancora da espiare, ha tenuto conto dei pareri del procuratore generale e del magistrato di sorveglianza, nonché delle condizioni di salute del condannato e del perdono della cognata, sorella della moglie. Pena ridotta di 11 anni invece al giovane Abdelkarim Hamad, libico condannato a trent'anni di carcere perché considerato lo scafista di un tragico naufragio avvenuto nell'estate del 2015, che costò la vita a 45 migranti. Il giovane appena ventenne, laureato e promessa del calcio, era stato convinto dai trafficanti libici a guidare quel barcone diretto verso la Sicilia.

Altre tre le persone graziate. Alessandro Ciappei, 51 anni, condannato a dieci mesi per truffa nel 2014. Gabriele Spezzuti, 57 anni, esonerato dal pagamento della multa residua per un reato in materia di stupefacenti. E Bardyl Zeneli, 63 anni, condannato a un anno e sei mesi per essere evaso dagli arresti domiciliari.