"Propaganda occidentale": così Vladimir Putin aveva bollato l'allarme dell'intelligence americana su probabili attentati a Mosca. Era il 7 marzo, ben prima delle dubbie votazioni plebiscitarie che lo hanno confermato al Cremlino. L'allarme - inascoltato- arrivava anche da Tajani e da altri governi. Un Putin spavaldo, post-elettorale, sul piano interno, tanto da porre l'accento sulla sicurezza, da garantire a ogni costo per proteggere la "Grande madre patria".