In Polonia, lungo il confine bielorusso, al via il cantiere per la costruzione del muro anti-profughi. L'opera è già sotto attacco dell'opposizione, che definisce la barriera "il muro della vergogna". Ad annunciare l'inizio dei lavori è stata la guardia di frontiera: la recinzione è il mezzo con il quale il governo di Varsavia vuole proteggere i suoi confini e rispondere all'ondata di profughi usati come un'arma dal dittatore Aleksander Lukashenko.