Mahak come Mahsa, massacrata per aver violato il rigido codice di abbigliamento femminile. Lʼultima vittima della feroce repressione iraniana aveva appena 16 anni: Mahak Hashemi era scesa in piazza per protestare a Shiraz, nel sud dellʼIran. Indossava, come faceva da tempo ormai, un cappellino da baseball al posto del velo, che lasciava scoperti i capelli lunghi e sciolti. Un gesto simbolico, a sostegno delle proteste per chiedere diritti e libertà portate avanti da decine di migliaia di ...
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