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Falla nei processori Intel, Arm, Amd: a rischio sicurezza di pc e smartphone

Intel in una nota ha minimizzato i rischi per gli utenti: la vulnerabilità "non ha il potenziale di corrompere, modificare o eliminare dati"

Una falla nella sicurezza mette virtualmente a rischio tutti i computer e i dispositivi mobili e riguarda i processori delle principali aziende - Intel, Arm e Amd - e per gli esperti espone gli utenti al rischio di furto di password e altri dati. A scoprirlo, l'anno scorso, sono stati i ricercatori del Google Project Zero, che hanno informato i costruttori e gli sviluppatori dei sistemi operativi (Microsoft, Apple, Linux).

Intel in una nota ha minimizzato i rischi per gli utenti: la vulnerabilità "non ha il potenziale di corrompere, modificare o eliminare dati". Fa però discutere il caso del suo ceo, Brian Krzanich, che nel novembre ha venduto azioni di Intel per 24 milioni di dollari. All'epoca era a conoscenza della falla, ma la società nega che ci siano correlazioni.

Scoperte due falle - Nel dettaglio, gli esperti hanno scoperto due falle diverse. La prima, battezzata "Meltdown", interessa Intel ed è stata individuata in modo indipendente da tre gruppi di ricercatori (il Politecnico austriaco di Graz, la società tedesca di sicurezza informatica Cerberus e il Project Zero di Google), mentre la seconda, "Spectre", coinvolge sia Intel che Arm e Amd, ha due varianti ed è stata svelata dal team di Google.

Tutte le falle hanno a che fare con la cosiddetta "esecuzione speculativa", una funzionalità con cui i processori, per velocizzare le operazioni, cercano di intuire quale strada tra due possibili è più probabile che venga presa, iniziando quindi a eseguire i calcoli prima di ricevere le istruzioni. Stando ad alcuni esperti, gli aggiornamenti di sicurezza per far fronte alle falle potrebbero rallentare tra il 5 e il 30% i processori Intel. Secondo la società, comunque, "per i normali utenti di computer l'impatto sulle performance non dovrebbe essere significativo e sarà mitigato nel corso del tempo". Nel frattempo gli aggiornamenti stanno arrivando. Microsoft ha rilasciato l'update per Windows 10, mentre quello per le versioni più vecchie del sistema operativo arriverà il 9 gennaio. Apple ha rilasciato l'aggiornamento 10.13.2 di MacOS e ha annunciato miglioramenti nel 10.3.3, Google ha reso noto di aver aggiornato Android e Chrome OS.

"Rischi anche per smart tv e auto" - "La vulnerabilità è probabilmente la più grave di questi ultimi anni. Prevedo un impatto superiore a quanto affermano le cronache internazionali e le aziende coinvolte". Così Raoul Chiesa, esperto di sicurezza. "I rischi riguardano anche l'internet delle cose, smart tv, auto di nuova generazione tra cui nuovi modelli di Bmw, Audi, Crysler, Ford, Honda, Mazda, Opel, il settore gaming".